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MUSICA

Niccolò Fabi conquista il Regio

Niccolò Fabi conquista il Regio

di Pietro Razzini

24 Maggio 2023, 03:01

«Parma è stata l'ultimo respiro di normalità prima di entrare nell'incubo del Covid durante il tour di tre anni fa. Anche stasera siamo condizionati da ciò che sta succedendo poco lontano da noi. Cosa può dare la musica? Deve tacere o cercare di rendere più accettabili le situazioni che viviamo? Quello che provo a fare io, ogni sera, è aiutare ad evadere dai pensieri quotidiani».

Niccoló Fabi apre così la sua notte al Teatro Regio, creando un'atmosfera speciale per la data ducale del «Meno per meno tour».

Inserito nella rassegna «Tutti a Teatro» realizzata da Caos Organizzazione Spettacoli in partnership con Arci, l’appuntamento con il cantautore romano è stato l’occasione per rivive 25 anni di storia della musica. La sua storia, fatta di emozioni, di malinconia, di sentimenti e di parole.

Parole da ascoltare e da fare proprie. Perché chi sceglie Fabi, sceglie la qualità, l’introspezione e l'umanità (racconta anche di Cuamm, ong che lavora in diverse nazioni africane in collaborazione con i servizi sanitari locali e che Niccolò sostiene da sempre).

Non è un errore riassumere l’incontro parmigiano in poche parole: due ore di live intenso e raffinato. E il pubblico di casa nostra, che sa apprezzare ciò che vale, fa sentire in maniera vigorosa il suo apprezzamento. Il concerto è volutamente diviso in due parti: la prima più intima. Sicuramente essenziale. Con Niccolò Fabi solo in scena. Lui e la sua chitarra (o al pianoforte). Il pubblico gli sta vicino: canta «Capelli», «È non è», «Negozio di antiquariato». Asseconda i suoi assoli. Vive le melodie di «Facciamo finta», «La bellezza» e «Io sono altro». Nella seconda, invece, accoglie l’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi, con Filippo Cornaglia alla batteria, Roberto Angelini e Alberto Bianco alle chitarre (quest’ultimo anche al basso). E allo stesso modo, con questa nuova formazione, i brividi non sono mancati: «Lasciarsi un giorno a Roma», «Una buona idea», «A prescindere da me» e «Solo un'uomo» portano consensi all’artista romano che, in fase di presentazione della serata aveva raccontato: «Le due sezioni del concerto si aiutano». Aveva ragione. Il mix è molto coinvolgente: la serata al Teatro Regio con Niccolò Fabi, infatti, è stata l’opportunità di rivivere i grandi successi che hanno scandito il suo percorso, a cui si è aggiunta la freschezza di alcuni inediti come «Al di fuori dell’amore» e «L’uomo che rimane al buio».

D’altra parte, quando si ha la possibilità di godere dell’arte di un cantante che ha dato vita a nove dischi in studio (a cui si aggiungono due raccolte ufficiali) e che ha vinto, tra i tanti riconoscimenti, anche due targhe Tenco, un’ovazione finale non può che essere meritata.

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