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MERCATO IMMOBILIARE

Dopo il Covid le vendite volano, ma attenzione al caro affitti

Dopo il Covid le vendite volano, ma attenzione al caro affitti

di Giovanna Pavesi

26 Maggio 2023, 03:01

Gli anni successivi alla pandemia da Covid-19 sono stati positivi per il mercato immobiliare e a dirlo, nei dettagli, sono i numeri e le percentuali.

Lo conferma Emanuele Emanuelli, presidente provinciale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali, che parte dalle cifre. «Il 2021 si è chiuso con 750mila compravendite, mentre nel 2022 se ne sono contate 785mila, perciò sono stati numeri ottimi – ha spiegato -. Quest’anno registriamo una lieve flessione, anche per la situazione economica. L’aumento dei tassi, dovuto all’inflazione, è andato a ridurre, in alcuni casi, la disponibilità e la possibilità di accesso al credito di alcune famiglie, ma nonostante la flessione che stiamo registrando contiamo di chiudere l’anno con valori di compravendite comunque buoni.

L’andamento di Parma è in linea con quello nazionale: nel 2022 la città ha chiuso con un 8-8,5% in più rispetto al 2021 (la provincia un po’ meno, con l’1,2%, ma con volumi buoni)». Subito dopo la pandemia, come confermato da Emanuelli, «ci si era spostati sicuramente verso una tipologia d’acquisto con spazi un po’ più ampi, sfoghi esterni e terrazzi», muovendosi verso la provincia, mentre nel 2022 la situazione è cambiata, perché la città, con i suoi servizi, ha mantenuto un suo appeal.

E anche se l’anno appena passato è stato positivo per il mondo immobiliare, non bisogna trascurare le difficoltà che lo hanno attraversato (dagli strascichi della pandemia alle conseguenze del conflitto in Ucraina).

«L’inflazione è stata abbastanza contenuta grazie all’innalzamento dei tassi, che stiamo monitorando, ma è chiaro che quando questi ultimi si alzano, le gente è comunque più intimorita e notiamo un po’ più di attenzione proprio all’acquisto nell’attesa di un calo prezzi che ancora non c’è stato e che non è detto che ci sia», chiarisce l’esperto.

Secondo Emanuelli, uno dei temi più urgenti su cui porre l’attenzione è quello del caro affitti. «Come federazione, la dirigenza nazionale si sta dedicando alla richiesta di attivazione di un piano casa nazionale, che possa andare a dettare delle linee guida per tutti i comuni, in modo da allinearli in determinate azioni che possono concretamente riguardare il mercato immobiliare nello specifico delle locazioni e in questo anche per ovviare il problema degli affitti degli studenti, che è un tema concreto e lo è anche a Parma, visto che si tratta di una città universitaria», ha proseguito il presidente provinciale, suggerendo qualche soluzione, come la possibilità di utilizzare degli immobili vuoti per metterli a disposizione di studenti universitari o di lavoratori fuori sede, per far fronte all’emergenza abitativa di cui si discute.

Per oggi, alle 16,30, al palazzo del Governatore, è prevista la 15esima edizione dell’osservatorio di Fiaip Parma e, come confermato dal presidente, oltre al sindaco, Michele Guerra, all’assessore alla Rigenerazione urbana, Chiara Vernizzi, sono tanti gli ospiti invitati a intervenire, perché l’ambito immobiliare abbraccia diversi segmenti.

«Avremo anche il direttore dell’Istituto vendite giudiziarie, Roberto Montecchi – ha aggiunto Emanuelli -. Abbiamo voluto ampliare i nostri interventi anche al principale istituto di Parma per quanto riguarda le vendite in asta, che negli ultimi anni si sono sviluppate molto, essendoci stata una maggiore partecipazione. Il mercato delle aste è sempre stato un po’ di nicchia, riservato solo ad alcuni, ma negli ultimi anni, invece, c’è stata molta più partecipazione da parte di tutti i cittadini e ha dato possibilità anche di acquisti con numeri molto interessanti».

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