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LA CLASSIFICA

Qualità della vita di bambini, anziani e giovani: Parma perde posizioni

Qualità della vita di bambini, anziani e giovani: Parma perde posizioni

di Pierluigi Dallapina

30 Maggio 2023, 03:01

Quella di Parma è una provincia in cui, in media, è alto il costo delle rette per le mense scolastiche, ci si sposa poco, gli affitti sono cari, ci sono molti anziani soli, l'assistenza domiciliare non brilla (al pari del trasporto per anziani e disabili) e dove è alto il consumo di farmaci contro la depressione in terza età. Come in ogni statistica, i numeri fotografano le ombre, ma anche le luci. Allora ecco che l'indagine sulla Qualità della vita pubblicata ieri dal Sole 24 ore su bambini, giovani e anziani promuove l'indice di sportività tra i bambini, la disponibilità di asili e pediatri, le aree sportive per i più giovani, le opportunità lavorative per i ragazzi e gli orti urbani, un luogo in cui gli anziani ritrovano vitalità e compagnia.

Nel complesso però, Parma perde punti in tutte e tre le classifiche: in quella dei bimbi è 21ª (-9 posizioni nella graduatoria dominata da Siena, Aosta e Ravenna), in quella dei giovani è 15ª (-1, lontana dalle prime tre province tutte emiliano-romagnole con Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara), ed è 22ª alla voce anziani (-12, là dove svettano Trento, Bolzano e Fermo).

La classifica, come detto, è provinciale, ma come accade ogni volta, è sul comune capoluogo che si concentrano i riflettori di chi promuove o critica un territorio.

Asili, a caccia di posti
A Parma la lista d'attesa nei nidi e nelle scuole dell'infanzia resta un punto dolente. Nei mesi scorsi aveva fatto discutere la mancata stipula della convenzione da parte del Comune con le scuole paritarie per aumentare i posti a disposizione. Nel mirino era finita Caterina Bonetti, assessore ai Servizi educativi, che ora prende spunto dall'indagine del «Sole» per puntualizzare. «Abbiamo fatto un ampliamento del bando per i posti in convenzione nelle scuole, chiedendo ai privati di aumentare la disponibilità di posti del 50%. Questo ci permetterà intanto di avere 40 posti in più nei nidi per l'anno scolastico 2023/2024».

L'assessore poi ricorda i due asili, per un totale di 160 posti, che verranno realizzati nelle zone Parma Mia ed Eurosia. Però poi ricorda: «Parlando di denatalità, che prospettive dà un Paese in cui i redditi sono bassi a fronte di costi crescenti per mantenere i figli? I bambini sono diventati un di lusso».

Un «metro» per la politica
Quando si parla di giovani, in Comune bisogna fare i conti con Beatrice Aimi, assessore alla Comunità giovanile, una che si sente poco ma è un vulcano di idee. «Per quanto riguarda il tema giovani e lavoro stiamo facendo tantissimo - assicura -. Il prossimo anno, a inizio giugno, Parma ospiterà i campionati dell'imprenditoria giovanile, organizzati dalla ong Junior Achievement e sponsorizzati dal ministero dell'Istruzione e del merito. Saranno un modo per valorizzare le competenze dei ragazzi». Ma non è finita. «Stiamo rinnovando l'Informagiovani con il coinvolgimento degli studenti, in più, una volta al mese facciamo incontri con gli enti di formazione. A gennaio 2024 sarà poi in programma un grande evento sul lavoro». Quello di Parma, aggiunge, «è l'unico Comune in Europa che ha introdotto un sistema per misurare l'impatto delle politiche comunali sul divario generazionale».

Volontariato, una risorsa
«Circa un mese fa, un rapporto del Cnel ci vedeva al 15° posto in Italia per spesa pro capite per i servizi sociali», ricorda Ettore Brianti, assessore al Welfare. «La politica di questa città, da Tommasini in poi, non è quella di chiudere gli anziani nella Cra o nelle Rsa, ma di investire nei servizi domiciliari». Alcune novità verranno illustrate nel Patto per il sociale che sarà presentato a fine giugno. «E poi non dobbiamo dimenticarci del volontariato, una vera risorsa per Parma».

Pierluigi Dallapina

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