testimonianza
É ancora incredulo Luca Cavallina mentre ripercorre i momenti di terrore vissuti ieri pomeriggio nell'area giochi del Parco Ducale assieme alla propria moglie e alla figlia di cinque anni.
Alcuni extracomunitari che si trovavano nelle vicinanze, si sono affrontati a colpi di mannaia tra altalene e scivoli, davanti ai tanti bambini e alle famiglie che in quel momento affollavano la zona.
Momenti di panico
Le persone che hanno assistito alla scena, prese dal panico, si sono rifugiate dietro al vicino gabbiotto delle giostrine a gettoni, chiedendo l'intervento delle Forze dell'ordine. La «battaglia» è proseguita per alcuni minuti tra grida e bottiglie rotte fino all'arrivo delle pattuglie delle Forze dell'ordine, quando gli extracomunitari sono riusciti a dileguarsi in altre zone del Giardino.
La ricostruzione
«Erano le 16.30 - racconta lo stesso Cavallina - e mi trovavo con moglie e figlia di cinque anni, tra il trenino e le giostrine del Parco Ducale».
Quello che nei programmi doveva essere un tranquillo pomeriggio di relax in famiglia, si trasforma in un vero e proprio incubo. «All'improvviso sentiamo grida, rumori sordi, e vediamo energumeni senza maglia che si fronteggiano a colpi di bottiglie, cinghie e bastoni - prosegue Cavallina -. La bambina piange, non capisce cosa sta accadendo ma è molto spaventata, come tutti noi. La gente arretra attonita e cerca riparo dietro al vicino gabbiotto delle giostrine a gettoni».
Mannaia e machete
Nel frattempo la rissa prosegue e si trasforma in una vera e propria battaglia tra extracomunitari. «Vediamo un uomo di origine africana che insegue un magrebino con una mannaia - continua -, un altro invece brandisce un machete. Alcuni dei presenti chiamano subito le forze dell'ordine, mentre la battaglia prosegue per altri minuti tra bottiglie rotte e grida in lingue a noi sconosciute».
Sul posto arrivano quindi tre pattuglie della Municipale e della Polizia di Stato, ma nel frattempo gli autori della rissa riescono a scappare e confondersi nella boscaglia. «Ancora attoniti per l'accaduto - racconta Cavallina - riusciamo a spostarci con la sensazione di aver assistito a ben di più di un semplice episodio di microcriminalità; un vero e proprio atto di guerriglia urbana che ha seminato il panico tra famiglie e bambini».
Incredulità e sdegno
«Sono trentasette anni che frequento il Parco Ducale - precisa lo stesso Cavallina - ma non mi era mai capitato di assistere a una scena del genere, per di più in pieno giorno e in mezzo ad un'area giochi piena di bambini e famiglie».
Per Cavallina non è più tollerabile assistere ad episodi di microcriminalità del genere. «Sono perplesso - osserva - perché se davvero ci definiamo una società civile non possiamo tollerare certe situazioni, non possiamo tollerare che bande di disadattati si fronteggino davanti a delle famiglie e non possiamo tollerare che lo Stato, Polizia e Carabinieri, non abbiamo la possibilità di fronteggiare ben equipaggiati certe situazioni».
Luca Molinari
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