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Nel 2022 progetti per 54 milioni annunciati e mai realizzati

Nel 2022 progetti per 54 milioni annunciati e mai realizzati

di Gian Luca Zurlini

11 Giugno 2023, 03:01

In Italia, si sa, rispettare i tempi della realizzazione delle opere pubbliche è spesso una chimera. Ma il caso diventa ancora più ecltante se una parte importante degli investimenti messi a bilancio «slitta» all'anno successivo. E' quello che è successo con il bilancio consuntivo 2022 del comune di Parma dove ben 54 milioni di investimenti previsti originariamente per lo scorso anno sono stati «traslati» al 2023. Tradotto, significa che nessuna di queste opere è stata avviata nel periodo originariamente previsto dal Comune. Va sottolineato che in questo computo non entrano le opere del Pnrr, che invece hanno tempi stringenti che non consentono «slittamenti» molto ampi se non a rischio di perdere i finanziamenti Ue.

«Macchina ingolfata»

Una situazione sulla quale punta il dito l'ex sindaco Pietro Vignali: «Nel resoconto sugli investimenti che fa il punto a margine del consuntivo in pratica sono stati spostati sul bilancio 2023 buona parte degli investimenti che erano stati originariamente inseriti lo scorso anno. Questo, oltre a provcare un inevitabile ritardo nell'avvio dei cantieri, si riflette a cascata anche sugli investimenti previsti per il 2023, perché la priorità deve essere data a quelle opere che sono già slittate di un anno».

Le opere «ritardate»

Fra gli interventi che sono slittati di un anno, con motivazioni di varia natura, ci sono 25 alloggi Erp a Vicofertile, mentre altri 22 alloggi Erp previsti nel comparto ex Althea sono addirittura stati portati nel bilancio del 2024, con un posticipo di due anni. Anche i lavori del terzo lotto per la Cittadella, annunciati nei giorni scorsi, erano inseriti a bilancio nel 2022, così come il quarto lotto. Passti all'anno successivo anche gli interventi previsti per il completamento del chiostro della Biblioteca Civica dell'Ospedale Vecchio. In totale ci sono 25 milioni traslati «per motivazioni specifiche», un milione 689 mila euro di varie manutenzioni. mentre ben 14 milioni sono dovuti alla necessità di rifinanziamenti delle opere.

«Situazione critica»

Dato il quadro complessivo Vignali non esita a parlare di «una situazione critica della macchina comunale che è evidente in questo slittamento continuo di progetti e di opere che porta a una sovrapposizione di annuncia, per cui è difficile ormai persino capire quando un'opera doveva essere fatta o dovrà essere conclusa». L'ex sindaco poi pone l'accento anche sui «14 milioni di opere che devono essere rifinanziate. E' evidente che nessuno nega che ci siano stati problemi con l'aumento del costo dei materiali, ma è anche chiaro che così il settore dei Lavori pubblici è esposto a un sovraccarico che i fatti dicono non è sostenibile».

«Un anno senza novità»

Vignali fa a questo punto una considerazione critica rivolta all'attuale Giunta: «Di fatto, dopo un anno dal suo insediamento, la giunta Guerra non ha messo in cantiere nessun nuovo progetto di sua iniziativa. Sta portando avanti investimenti già programmati dalla giunta passata o comunque, come per il Pnrr, sta facendo adempimenti su progettualità già prestabilite».

La piscina Ferrari

La chiusura è con un esempio concreto: «Il sindaco, in campagna elettorale, aveva promesso la riapertura o comunque una scelta sulla piscina Ferrari, chiusa da quasi 4 anni, in tempi brevi. Dopo un anno non si sa ancora nulla e non si ha notizia di alcun incarico progettuale per uno degli impianti più importanti della città. Sarebbe tempo di cambiare passo».

Gian Luca Zurlini

© Riproduzione riservata

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