MEZZANI
Un riconoscimento per i cittadini che, sotto le coperture delle loro abitazioni, conservano i nidi di rondine e non li distruggono, preservando così la presenza di queste specie sul territorio di Sorbolo Mezzani.
È stato consegnato ieri nella sala Provasi della biblioteca di Mezzani dal vicesindaco Romeo Azzali e dall’assessore alla Cultura Cristina Valenti (in rappresentanza dell’assessore all’Ambiente Marco Comelli, assente per motivi di salute), a 20 cittadini individuati con la collaborazione dei volontari dall’associazione Natour Biowatching nell’ambito della prima edizione della «Festa della Rondine», promossa dall’amministrazione e dal gruppo Rondini e rondoni di Parma.
Con l’arrivo della primavera i volontari dell’associazione hanno esplorato l’intero territorio comunale censendo i luoghi di nidificazione di queste importanti specie di volatili annotando le buone pratiche messe in atto dai cittadini per aiutare le rondini nel realizzare i loro nidi e accettandoli nelle loro proprietà. «L’istituzione di questa festa – ha spiega l’assessore Comelli – vuole portare l’attenzione dei cittadini verso la preservazione della biodiversità, obiettivo che il comune sta promuovendo nelle proprie aree verdi con diversi progetti e che si basano sulla presa di coscienza dei cittadini dell’ambiente che ci circonda e del suo stato di “salute”. Un ringraziamento è quindi doveroso a tutti coloro che hanno preservato i nidi di questi uccelli anche nei loro spazi privati: come comune crediamo siano un esempio e stimolo per attivare molte altre azioni virtuose con grande beneficio per l’ambiente. Ringrazio i volontari di Natour Biowatching senza la cui passione non avremmo potuto raggiungere questo importante obiettivo».
«Per avviare attività concrete di salvaguardia delle specie - ha aggiunto Francesco Mezzatesta, naturalista, medico e responsabile di Natour Biowatching – sono spesso sufficienti azioni semplici, alla portata di tutti, come ad esempio ripristinare sui tetti le vecchie tegole con i coppi aperti nella prima fila: un modo efficace per permettere l’ingresso ai volatili che utilizzano queste cavità per riprodursi, e non realizzare lavori di restauro o ristrutturazione dei tetti nel periodo della riproduzione, per evitare la distruzione di nidi con uova o nidiacei. Con poche azioni, semplici ma concrete, e con la collaborazione di tutti, amministrazioni e cittadini, si può favorire il ripopolamento di queste specie insettivore che, in quanto tali, contribuiscono fattivamente alla riduzione di insetti nocivi per l’uomo».
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