BILANCIO
«Nel 2022 siamo riusciti a galleggiare, ottenendo un utile di mille euro, ma per l'azienda è stato un anno difficile come mai in passato». Roberto Prada, presidente di Tep, non usa giri di parole per sottolineare la difficile situazione che sta attraversando l'azienda del trasporto pubblico locale.
«Come si prevedeva - ha esordito Prada - è arrivata la tempesta che era all'orizzonte. Siamo riusciti a ottenere un utile di mille euro nonostante si siano registrate perdite per 5,1 milioni nella gestione operativa, grazie a 700mila euro di credito d'imposta per il bonus energia, a 1,6 milioni di ristori legati alla pandemia e sfruttando un trucchetto contabile del tutto lecito. Alle aziende è infatti consentito di sospendere gli ammortamenti per il 2022».
A preoccupare è anche la perdita di fatturato e, in particolare, i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti, ancora al di sotto dei livelli pre Covid e che anche nel 2024 - a differenza delle previsioni iniziali - non dovrebbe tornare alla situazione del 2019. «Tutt'ora i ricavi sono più bassi di 2,3 milioni rispetto ai livelli del 2019 - ha osservato Prada -, stanno inoltre cambiando le modalità di consumo e si teme che, anche in futuro, non si torni ai livelli pre Covid».
La pandemia, oltre a cambiare le abitudini e la necessità di spostarsi, ha variato le richieste da parte dell'utenza, che chiede spazi più ampi (l'azienda sta incrementando l'acquisto di mezzi da diciotto metri) e maggiore sicurezza.
Nuovi mezzi in ritardo
La guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime, ha provocato un forte ritardo nelle consegne dei nuovi mezzi. Tanto che nel corso del 2022 era prevista la consegna di 36 tra filobus e autobus, regolarmente ordinati nel rispetto del consistente piano di rinnovo del parco rotabile aziendale iniziato nel 2018, ma ne sono entrati in servizio soltanto due. «Questo ci ha permesso di avere un flusso di cassa positivo - ha precisato lo stesso Prada - ma in futuro andremo incontro a una situazione operativa negativa. Come azienda per qualche anno possiamo reggere, ma non all'infinito».
Tante le domande dei consiglieri comunali. Laura Cavandoli (Lega) ha chiesto, tra l'altro, i dati sull'evasione (Era al 4,25 per cento nel pre Covid, ora siamo al 6,2 per cento). Priamo Bocchi (Fdi) si è soffermato sulla delicata situazione del bilancio Tep, mentre Enrico Ottolini (Europa Verde) ha chiesto gli effetti (la sostenibilità) delle pedonalizzazioni sul trasporto pubblico. Sandro Campanini (Pd) ha espresso soddisfazione sugli investimenti di Tep in mezzi non inquinanti e sottolineato la necessità di incentivare l'uso del trasporto pubblico.
Luca Molinari
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata