Le reazioni
È un misto di sgomento, indignazione, amarezza e incredulità il sentimento che, dopo l'aggressione omofoba avvenuta l'altro ieri in via Farini e raccontata dal nostro giornale, gli esponenti della politica locale continuano ad esprimere con dichiarazioni inviate alla Gazzetta. Eccone alcune.
Barbara Lori
«A Parma e nella nostra Regione non c’è spazio per l’omofobia e per la violenza, così come per ogni altra discriminazione dettata dall’orientamento sessuale». Non ammette repliche Barbara Lori, assessora regionale alle Pari opportunità, che commenta così l’aggressione subita da un 20enne, in piena movida. «In una città come la nostra, in una Regione che crede fermamente nel rispetto, nell’inclusione e nell’uguaglianza, non sono ammissibili vicende di questo genere. In cui la violenza verbale sfocia in quella fisica e rimangono ferite profonde che, ancora una volta, ci invitano a non voltarci dall’altra parte». E aggiunge: «L’Emilia Romagna, prima regione in Italia a dare vita a una vera e propria indagine per “fotografare” le discriminazioni e le violenze subite delle persone LGBTQI+, è impegnata su diversi fronti, insieme a comuni, associazioni, istituzioni pubbliche per garantire pari diritti a tutte le persone. Credo che, anche a livello nazionale, occorra un intervento normativo concreto che protegga chi oggi è a rischio solo per chi ama».
Michele Guerra
«Condanno totalmente il gesto omofobo avvenuto in via Farini qualche giorno fa - dichiara il sindaco Michele Guerra -. Da sindaco, da cittadino e da padre non posso sopportare alcuna violenza, a maggior ragione se spinta da motivi di discriminazione. Un abbraccio alle persone coinvolte, voglio dire a loro e a tutte e tutti che il Comune di Parma non si girerà mai dall'altra parte di fronte a gesti vergognosi come questo».
Caterina Bonetti
«Parma è una città dei diritti, aperta, inclusiva e impegnata contro tutte le discriminazioni - afferma l'assessora ai Servizi educativi Caterina Bonetti -. Sabato si terrà la seconda edizione del Pride, patrocinata dal Comune, segno chiaro di quelle che sono le posizioni della nostra amministrazione rispetto alle tematiche LGBTQI+. Questa edizione ha un importante slogan: "Nutriamo l'amore", perché l'amore, il rispetto, la cura per le relazioni, per la comunità vanno nutriti affinché possano crescere e rendere migliore Parma. I diritti sono di tutti e chi con la violenza e l'odio discrimina lo fa mettendo in discussione la libertà di essere se stessi di tutti i parmigiani. Sabato saremo al Pride anche per sottolineare la vicinanza a tutti coloro che ogni giorno ancora subiscono odiose discriminazioni».
Luca Marola
«L'episodio accaduto poche notti fa in città ci deve fare seriamente riflettere e attivarci, ognuno per i propri ambiti di competenza, affinché possano essere debellate tutte le sacche di omofobia presenti nella nostra società. La società italiana è ancora intrisa di omofobia. A livello istituzionale, politico, senza alcuna distinzione per età, sesso, estrazione economica, titolo di studio, nazionalità», afferma Luca Marola, esponente dei Radicali, che cita anche le parole del presidente Mattarella contro ogni discriminazione.
Victoria Oluboyo
Anche Victoria Oluboyo, consigliera comunale Pd, condanna l'aggressione. «Agire urgentemente al fine di avere una società inclusiva capace di abbracciare le differenze. È inconcepibile che ancora oggi nel 2023, un ragazzo venga vessato e aggredito fisicamente unicamente per essere una persona gay». Per la consigliera «l'escalation di violenza omolesbobitransfobia che oramai pervade l'Italia è figlia di anni di una narrazione che ha spesso visto al centro il “diverso” come un problema da estirpare». C'è però chi aiuta i più fragili: «Quest'amministrazione ha a cuore il tema diritti, infatti ha finanziato il centro antidiscriminazioni LGBTQ+ denominato “Un arcobaleno per Parma”, uno spazio che offre un supporto concreto e gratuito».
r.c.
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