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La panchina del Parma

Se parte Pecchia può arrivare Grosso

Se parte Pecchia può arrivare Grosso

di Carlo Brugnoli

17 Giugno 2023, 03:01

Sono ore decisive per la guida tecnica del Parma nella prossima stagione. Mister Pecchia continua a sfogliare la margherita fra prove di rinnovo e una possibile partenza che sarebbe, a questo punto, clamorosa. Ma il silenzio prolungato dell'allenatore e del club fanno intendere che ci sono ancora nodi da sciogliere e più il tempo passa, più la questione potrebbe ingarbugliarsi. Tanto che iniziano già a circolare le prime indiscrezioni sul futuro del Parma senza il tecnico che, più di tutti quelli che l'hanno preceduto, ha portato la squadra a un passo dalla serie A.

L'ipotesi Grosso
Le dimissioni dell'allenatore che ha confezionato l'impresa del Frosinone hanno scompaginato il risiko delle panchine, sia di serie A che di serie B. Grosso è già stato accostato a diversi club, Sampdoria in primis.

Ma la situazione societaria abbastanza caotica in casa doriana non si è ancora risolta anche se ieri è stato fatto un passo avanti con l'approvazione del bilancio.

Ecco allora che spunta un'altra ipotesi alimentata dalle voci che arrivano dalla Liguria: nel caso Pecchia e il Parma non trovassero la quadra per il tanto sospirato rinnovo, a Parma potrebbe arrivare proprio Fabio Grosso. L'ex difensore della Juve era già stato sondato lo scorso anno nella fase di profondo rinnovamento che portò poi Pecchia in panchina. Segnale evidente che il profilo piace ai vertici del club crociato che, come è logico, vogliono cautelarsi nel caso naufragasse definitivamente la trattativa con il tecnico di Latina.

Sliding doors
Nell'ormai collaudato sistema delle porte girevole ecco che proprio Pecchia potrebbe finire sulla panchina della Sampdoria o su quella del Frosinone. Incastri comunque complicati ed è forse prematuro parlare di rivoluzione per quanto riguarda la guida tecnica del Parma.

I colloqui proseguono e la volontà delle due parti è quella di arrivare ad un accordo per la prosecuzione del rapporto.

Ma una eventuale diversità di vedute fra il mister e il nuovo responsabile dell'area tecnica, Vaeyens, potrebbe generare un problema difficilmente risolvibile e che potrebbe avere ricadute clamorose.

La domanda è sempre la solita: perchè, due settimane dopo la fine della stagione, non viene annunciato il rinnovo? Si è forse leggermente incrinata la fiducia incondizionata che fino a poco tempo fa veniva data all'allenatore dallo stesso presidente Krause? Oppure si stanno ponendo veti alle stesse richieste del mister che insiste per avere innesti mirati in diversi reparti?

Domande che alimentano dubbi e sospetti e che potrebbero sfociare in una anticipata chiusura del rapporto. Ipotesi questa che crea qualche malumore fra i tifosi che, nonostante l'esito non felice della stagione, hanno comunque apprezzato il lavoro di Pecchia che ha dato i suoi frutti in particolare nella parte finale del campionato.

Interrompere oggi questo lavoro vorrebbe dire ricominciare da capo con una nuova guida tecnica e nuove idee tattiche che avrebbero bisogno di tempo per essere assimilate. Un film che purtroppo abbiamo già visto.

Le altre panchine
Il valzer degli allenatori, intanto, prosegue in diverse piazze di serie B.

A Pisa il casting ha selezionato ben cinque nomi di possibili successori di D'Angelo: in ordine alfabetico sono Max Alvini, Alberto Aquilani, Daniele De Rossi, Eusebio di Francesco e Andrea Pirlo. Nelle prossime ore l'annuncio. Anche a Spezia il dopo Semplici sta esprimendo due nomi: Pippo Inzaghi che quasi certamente lascerà la Reggina e Marco Baroni che è dato in partenza da Lecce dopo aver conquistato la salvezze con il club salentino.

Carlo Brugnoli

© Riproduzione riservata

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