INCHIESTA
Digital divide: a che punto siamo? C’è chi si lamenta, come un utente che ha scritto alla Gazzetta di Parma (box in pagina) e chi promette che il 2024 sarà l’anno della svolta, quando anche le frazioni (molte delle quali in sofferenza) non difetteranno di telefonia mobile e copertura internet, con la spinta decisiva della fibra ottica per tutti.
Per il sindaco di Bedonia Gianpaolo Serpagli, non nuovo ad azioni decise (ha infatti più volte chiesto soluzioni concrete per dotare l’alta Valceno di una connessione all’altezza), il Comune è stato «inserito nel piano dei nuovi tralicci con i quali la Regione e Lepida stanno cercando di colmare i gap nelle vallate più difficili da coprire e dove gli operatori non interverrebbero in autonomia con proprie risorse. Alle infrastrutture già attivate, a breve si aggiungerà il traliccio di Anzola, per il quale i lavori del basamento dovrebbero partire tra settembre e ottobre».
Nella vicina Tornolo, il primo cittadino Renzo Lusardi ricorda che per ovviare alla mancanza di segnale in una parte del territorio, ora c’è un ripetitore nella frazione di Codorso e a oggi «la ripartizione del segnale interessa tutte le nostre frazioni alle pendici del monte Penna. La linea nelle altre frazioni, così come nel capoluogo, è soddisfacente. Si riscontrano però molte segnalazioni per quanto riguarda la gestione degli allacci alla rete in fibra». Lusardi, infatti, lamenta che alcuni cittadini aspettano di essere allacciati da due anni, «criticità che segnaliamo settimanalmente a Lepida».
Spostandoci verso Albareto, il sindaco Davide Riccoboni fa sapere che nel capoluogo «è stata posizionata per intero la fibra: sono terminati i lavori di posa e devono fare gli allacci alla rete per metterla in funzione. Il centro del paese è coperto, mentre per le frazioni dobbiamo attendere. Recentemente, abbiamo avuto un incontro con Lepida, OpenFiber e la ditta appaltatrice e stiamo attendendo un riscontro per le tempistiche».
Anche il primo cittadino di Compiano ricorda l’incontro, al quale hanno partecipato sia amministratori e tecnici di Comuni e Unioni, sia il direttivo di Uncem Emilia-Romagna. «Abbiamo fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi per la banda larga, la fibra ottica e le infrastrutture per la telefonia mobile nei Comuni montani dell’Emilia-Romagna - dichiara Francesco Mariani -. Dopo il Covid, gli interventi non sono ripresi in pieno come si sperava: a oggi, vediamo la meta, ma non riusciamo a traguardarla per svariati motivi. Pesano ad esempio i continui cambi di governance in OpenFiber. Il nuovo cronoprogramma, però, prevede l’ultimazione a settembre 2024». Intanto, per il comune che amministra, Mariani fa sapere che il quadro è abbastanza soddisfacente, sebbene non si possa parlare, per le frazioni come Cereseto, di una connettività all’altezza della fibra che invece serve il Municipio, la piazza del paese (dove si può navigare gratuitamente a 200 mega) e le scuole. «Ma ci arriveremo», aggiunge.
E a Borgotaro? «La maggior parte del territorio è coperto, e anzi la banda larga è presente nella zona industriale già da alcuni anni – informa il sindaco Marco Moglia -. Restano però da raggiungere alcune zone frazionali. A brevissimo verrà attivato il servizio Wi-fi nel centro di Borgotaro, con la previsione di estenderlo anche all’area dei giardini pubblici». Passando in Valceno, tappa a Bore, dove il primo cittadino Diego Giusti assicura di non riscontrare difficoltà se non nelle frazioni di Ralli e Pozzolo, ma poi punta il dito sui «ritardi importanti nella posa della fibra ottica».
Monica Rossi
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