la squadra paralimpica
Quella vissuta a Madrid dalla squadra Paralimpica del Real Sala Baganza è stata un’esperienza davvero indimenticabile. La squadra è formata da ragazzi che hanno delle difficoltà cognitive e quando nel 2021 il progetto, sostenuto da Pedemontana Sociale e dal comune di Sala Baganza, ha preso forma probabilmente nessuno avrebbe mai pensato che da lì a due anni si sarebbe potuto effettuare un viaggio al di fuori dei confini nazionali. Eppure quello che all’inizio poteva sembrare un semplice sogno, per alcuni irrealizzabile, alla fine è divenuto realtà.
A Madrid la trasferta è durata quasi una settimana, con tanto di volo aereo per il trasferimento. Un grazie davvero grande va girato al presidente Claudio Guareschi, che sin dai primi passi della squadra ha sempre creduto nel progetto, dando il pieno appoggio della società.
«La squadra Paralimpica – ha detto Guareschi – fa parte integrante del Real Sala Baganza, a tutti gli effetti è una delle nostre squadre». Un ruolo importante nella trasferta spagnola è stato ricoperto da Michele Bertoli, dirigente del club salese, per l’aspetto organizzativo, e Maria Del Mar Algora, per i contatti con la società del Real Madrid, contatti resi più facili per il fatto che Maria è nata in Spagna per cui tanti problemi legati alla lingua sono stati superati agevolmente. Un aiuto è arrivato da Pedemontana Sociale, dalla Barilla, da Cavalieri e da tante aziende del territorio che hanno voluto contribuire in vari modi alla riuscita del viaggio, tra queste i salumifici Ermes Fontana e Ronchei Matteo e Chiari Pietro di Fabio Bianchi che hanno omaggiato salumi e formaggi.
La comitiva comprendeva ragazzi e ragazze residenti nei paesi limitrofi a Sala Baganza oltre ad alcuni ragazzi di Parma che avevano sentito parlare del progetto e sono stati accolti senza problemi nel gruppo. Grazie a belle giornate di sole il gruppo, una trentina di persone in tutto, ha avuto la possibilità di visitare il Palazzo Reale, Plaza Maior, parco del Retiro a tanto altro. Grazie alla grande disponibilità del Real Madrid, società alla quale vanno i ringraziamenti del Real Sala Baganza per l’ospitalità, i ragazzi della formazione Paralimpica hanno potuto seguire l’allenamento dei «blancos», allenati da Carlo Ancelotti, salutato con un applauso. Difficile spiegare l’emozione di questi ragazzi nel vedere in azione campioni del calibro di Benzema, Courtois, Modric, Nacho, Kroos, Vinicius e tanti altri. Un’esperienza davvero irripetibile e indimenticabile. Il personale del Real Madrid, con grande professionalità, ha fatto compiere alla comitiva un tour all’interno della «Ciudad Real Madrid», una vera e propria città dello sport con tantissimi campi da calcio, uffici, palazzine per ospitare le giovanili e la prima squadra: insomma, una struttura di primissimo ordine situata a Valdebebas, periferia della metropoli. Indimenticabile poi la foto ricordo all’interno dello stadio intitolato ad «Alfredo Di Stefano», uno tra i più conosciuti campioni del passato che hanno reso famoso nel mondo il nome del Real Madrid.
Un altro momento significativo, la visita al museo del Real Madrid situato all’interno dello stadio «Santiago Bernabeu». I ragazzi del Real Sala hanno avuto modo di vedere da vicino le decine di trofei situati nelle bacheche del museo. C’è stato spazio anche per un’amichevole con una squadra paralimpica di Madrid, servita ai ragazzi per confrontarsi con gli amici spagnoli. Un ultimo evento speciale ha riguardato la partita Real Madrid – Athletic Bilbao al «Santiago Bernabeu» giocata dinanzi a 60mila persone. Per i ragazzi della squadra Paralimpica è stato un pomeriggio straordinario in uno degli stadi più belli al mondo e naturalmente non sono mancate le foto ricordo.
La squadra del Real Sala era composta da Andrea, Ricardo, Mirko, Mirco, Michela T., Greta, Michela C., Fabio, Mariano, Mattia, Giuseppe, Karen, Michael, Gianmaria con Omar nelle vesti di supertifoso. Contento per l’esperienza vissuta Simone Rossi, allenatore ed educatore, che si è avvalso dell’aiuto di Matteo Bassioni. «In questi due anni abbiamo fatto passi da gigante – ha detto Rossi – i ragazzi sono migliorati molto, ma quello che più conta è che stanno bene insieme, aiutandosi a vicenda nei momenti di bisogno. Bello vedere come il calcio possa funzionare bene come vettore d’inclusione».
«Questo viaggio a Madrid – ha commentato Michele Bertoli – è il coronamento del percorso compiuto nei due anni di attività: si è creato un gruppo che è anche una grande famiglia». Archiviata la trasferta spagnola, i ragazzi cominciano a sognare un altro viaggio. Chissà se anche questi sogni potranno divenire realtà in futuro, d’altra parte chi avrebbe scommesso un centesimo due anni fa sulla possibilità di fare il viaggio a Madrid?
Massimo Morelli
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