Prova di It-Alert
Se il 10 luglio a mezzogiorno si sarà all’interno dei confini dell'Emilia Romagna a telefonino acceso (anche a credito zero) e in un luogo con un minimo di campo, si farà automaticamente parte del test. A sancirlo sarà un segnale sonoro particolare, diverso dalle notifiche classiche: annuncerà l’arrivo di un sms altrettanto particolare, sia in italiano, sia in inglese. «IT-ALERT. Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario».
Test vero, bufale social
A differenza di quanto viene da giorni condiviso su alcuni social non è una bufala. «A differenza di quanto viene condiviso su alcuni social non è un modo per raccogliere dati personali o violare in qualche modo la privacy facendo installare alcunché. È piuttosto l’ultimo miglio nel campo del sistema di allarme pubblico in caso in caso di emergenze o catastrofi imminenti» chiarisce Giovanni Nucci, responsabile a Parma dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile dell’Emilia Romagna.
Minimizzare i pericoli
La nostra regione è l’ultima delle cinque che per prime sperimentano It-Alert, ossia ciò che il Ministero per la Protezione civile e le politiche del mare, sulla spinta di una direttiva europea, vuole arrivare a rendere operativo nel corso del 2024. L’obbiettivo finale è, con un sms sui cellulari, permettere alle persone potenzialmente coinvolte in un’emergenza imminente o in corso, di assumere tempestivamente comportamenti di auto-protezione dai pericoli.
La tipologia di eventi parla di maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali e precipitazioni intense. Non andrà a sostituire ma affiancherà gli alert system locali, quando presenti (e la provincia di Parma come si legge qui sotto, è coperta totalmente).
Come funzionerà
Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi It-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza. Funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica e il messaggio può arrivare anche su tablet o smartwatch se il dispositivo è collegato allo smartphone o se dispone di una micro sim.
Una particolarità importantissima, trattandosi di emergenza è quella del «blocco» del telefono: l’arrivo del messaggio di alert farà sì che non si potranno effettuare altre operazioni sino a quando la notifica non sarà stata aperta, salvo continuare la chiamata in corso. Resterà dunque sullo schermo fino alla lettura.
Contribuire a migliorare
La sperimentazione è stata avviata in raccordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni coinvolte, Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e Anci. L’esigenza dei test è ottimizzare la parte degli invii. Al debutto in Toscana, ad esempio, è capitato che le celle abbiano agganciato anche cellulari fuori confine. Ma può accadere che non si riceva il messaggio o che si riscontrino altre problematiche. Ecco perché essere informati su ciò che accadrà il 10 luglio è importante e importante sarà dare il proprio contributo per perfezionare uno strumento così prezioso compilando il questionario a cui rimanda direttamente l’sms oppure farlo sul sito www.it-alert.it in caso di mancato «aggancio». Poi, certo: in caso di grave emergenza, il contenuto del messaggio dovrà essere così dettagliato da non permettere a chi si trova fuori dalla zona coinvolta di cadere di errore. Lo ha già testato la Protezione civile in due simulazioni datate 2022: l’evacuazione di Vulcano e un sisma nello Stretto di Messina con possibili onde di maremoto.
Nel frattempo, in vista dell’appuntamento del 10 luglio, martedì prossimo la vicepresidente della Regione Irene Priolo, con delega alla Protezione civile, ha convocato tutti gli amministratori locali in vista del test. Perché possano aiutare a diffondere il messaggio sotto data. Anche a prova di complottisti.
Chiara Cacciani
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