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IL PENSIONATO FELICE

Dalla Francia alla Spagna: la nuova avventura in bici di Frambati

Dalla Francia alla Spagna: la nuova avventura in bici di Frambati

di Mara Varoli

10 Luglio 2023, 03:01

Stefano Frambati? «È il più bel pensionato del mondo». Così dicono gli amici e non sbagliano.

Sessantatré anni, ex impiegato da quando ha salutato l'ufficio ha preso in mano la bicicletta «e ho capito cosa significa essere liberi - confessa -, senza più orari e soprattutto giorni di rientro al lavoro». Dopo il giro della costa italiana, prima quella Tirrenica poi quella Adriatica, e dopo il giro della Sardegna e Sicilia, sempre su due ruote, questa volta Stefano Frambati si è superato. E con un sacco a pelo, una tenda, due borracce, qualche vestito, un costume e la pompa, il primo giugno è partito dal quartiere Colombo per una vera impresa: «Con la mia fedele Bianchi assistita ho fatto il Passo del Bocco, per raggiungere Chiavari, e da lì la costa Ligure, la costa Azzurra fino a Montpellier - spiega Frambati -. Poi Carcassonne, Biarritz, la costa Nord della Spagna, Compostela e tutto il Portogallo fino a Tarifa in Spagna, il punto sotto lo stretto. Quindi sono entrato a Gibilterra e da Malaga sto risalendo per rientrare verso Barcellona e di nuovo la Francia. Sarò di ritorno a fine luglio».

Dai 130 ai 170 km al giorno, fino a 9 ore di pedalata al giorno. «Alla sera mi fermo e dormo in campeggio - continua Frambati -, scelgo quelli con un bar o un ristorante per cenare e andare a dormire verso le 21, massimo 22. Perché la sveglia è alle 6. Sempre col sorriso e il desiderio di vedere nuove cose. L'immagine che conserverò di questo viaggio? Quando sono arrivato a Compostela e ho incontrato tanti pellegrini: mi sono emozionato molto».

Una vacanza che però con il turistico ha poco a che fare: soprattutto un viaggio interiore. «Non avrei mai pensato di arrivare a fare questo tipo di vacanza. Mi è sempre piaciuta l'avventura, ma quando lavoravo, sceglievo l'aereo per scoprire il mondo, anche perché poi dovevo rispettare la data del rientro in ufficio. Ma ora - confessa Frambati - sono felicemente pensionato e finalmente libero. Con la bicicletta poi vedi tutto: non ti scappa niente. È un viaggio lento, con te stesso. Si è sempre soli, mangi e bevi da solo. E ho capito - è felice Frambati - che sto pure bene con me stesso. Anche se a Parma sono sempre in mezzo agli amici: mi piace la compagnia. Il viaggio in bici è impegnativo soprattutto a livello psicologico: ti mette alla prova e non devi mai mollare, nonostante le brutte strade, gli sterrati e quando buchi una gomma. È una vacanza complicata, perché devi affrontare qualsiasi problema da solo».

Una sfida che Stefano Frambati ha vinto a pieni voti: «Con questi viaggi mi sono conosciuto di più: ho scoperto di essere una persona molto determinata, con la forza e la volontà di andare avanti. E ora sono diventato anche ottimista. Ho capito i miei limiti e li ho superati: adesso so di fare molto di più di quello che ho sempre fatto».

Un modo per volersi bene. Un viaggio lento, per l'appunto, che ti regala immagini stupende, ti fa vivere i luoghi che attraversi, ti fa conoscere i popoli e soprattutto ti mette allo specchio: «Sinceramente non vedevo l'ora di andare in pensione per poter viaggiare - confessa - e festeggiare così, con la tua bici, è uno spettacolo».

E c'è di più. Visti i rincari su aerei, case vacanza e quant'altro, il viaggio di Stefano oltre ad essere sostenibile e salutare, è pure economico: «Ah sì - conclude -, al massimo spendo 60 euro al giorno».

Mara Varoli

© Riproduzione riservata

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