In una ventina si sono affrontati in via Rastelli
Fino ad un minuto prima la scena era quella, quasi bucolica, di un allegro picnic sotto le stelle: gente seduta e sorridente, teli stesi sull'erba, contenitori di cibo, bottiglie che passano di mano, bambini che corrono e altri, piccoli nel passeggino, che sonnecchiano. Poi, di colpo, è cambiato tutto: e il prato è diventato un ring, quelli che brindavano hanno preso a scazzottarsi e il picnic si è trasformato in una zuffa. Mentre dai balconi delle case intorno e dai tavolini di un locale, increduli e sgomenti, tutti si affannavano a chiamare il 113: «Correte che qui si stanno picchiando».
E' quello che è successo sabato sera, intorno alle 22.10, in via Rastelli, nella zona dello Stu Pasubio, dove, curiosamente, un numeroso gruppo di persone, per la totalità immigrati di colore, si erano dati appuntamento nel prato della piazza per una specie di cena all'aria aperta.
«Li abbiamo notati e francamente, anche se non ci è sembrato normale che in così tanti facessero un picnic in strada, non ci sembrava certamente una cosa preoccupante», spiega uno degli abitanti che poco dopo, però, è accorso al balcone. E a a richiamare la sua attenzione sono state grida e rumori di una rissa.
Praticamente senza preavviso, di colpo, per un motivo che non è stato chiarito, alcuni degli uomini presenti a quella specie di ritrovo hanno iniziato a litigare. E dalle offese, come purtroppo spesso accade, in un nonnulla si è passati alle spinte e poi ai pugni.
«Al picnic partecipavano una cinquantina di persone: quando è scoppiata la rissa almeno una ventina, forse trenta, hanno cominciato a picchiarsi, rincorrersi. E sembravano invasati».
Tanto che, non si sa se per recuperare bottiglie da trasformare in armi o per quale motivo, un paio dei «combattenti» hanno anche rovesciato una campana del vetro che si trova all'inizio di via Brescia e il cui contenuto si è sparso sulla strada. Mentre altri si inseguivano anche lungo le strade laterali.
«In diversi abbiamo allertato il 113 che nel giro di qualche minuto ha inviato le pattuglie delle volanti», prosegue un altro abitante. Ma sono bastati i guizzi azzurri dei lampeggianti per placare di colpo gli animi. «All'arrivo dei poliziotti molti erano già scomparsi, svaniti, mentre sul posto sono rimasti in pochi, un piccolo gruppo di coloro che fin a poco prima stavano cenando».
Inutile dire che la serata, almeno quella sorridente e serena, era terminata. Ora si dovrà capire cosa sia accaduto e stabilire eventuali responsabilità ma questo episodio ha lasciato l'amaro in bocca a chi abita nella zona e che da tempo lamenta losche frequentazioni e scomode presenze.
«E' non è un modo di dire: se persino una cena con donne e bambini finisce così possiamo solo immaginare cosa ci aspetta per il futuro».
Luca Pelagatti
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