La boutade
«Gentilissimo esteta Giorgio»: inizia così la lettera che il sindaco Lucchi ha scritto a Giorgio Armani, uno dei sovrani della moda mondiale. È, si sa, una specialità del sindaco di Berceto inviare messaggi, richieste, proposte a personaggi famosissi per mettere e tenere sotto i riflettori la località montana che amministra.
Stavolta tocca a un maestro celeberrimo del Made in Italy: «Lei, riconosciuto da tutti, ha promosso lo stile Italiano in tutto il mondo attribuendo al nostro Paese una forte e positiva promozione. L’eleganza è sinonimo dell’Italia. Un risultato straordinario. Come sindaco di Berceto mi permetto di renderla partecipe, sperando di non disturbarla, di un mio sogno. Berceto, come potrà leggere nella breve descrizione allegata, è un paese di montagna abitato, prevalentemente, da persone anziane e anch’io, dopo i 15 anni da sindaco, ho raggiunto i 68 anni». Un paese, sottolinea Luccho, che gode di una forte attrattiva come luogo di villeggiatura tanto che nei mesi estivi passa da 2mila residenti ad oltre 9mila. Ed ecco quello che il sindaco propone a Re Giorgio: «Non voglio farle perdere del tempo nel dilungarmi troppo. In montagna abbiamo perso, direi completamente, le tradizioni di un tempo nei vestiti. Le persone indossano, prevalentemente, tute, anche se non fanno sport, e scarpe di plastica. I pantaloni e le giacche di fustagno, seppur povere, insieme agli scarponi, sembrerebbero indumenti persi per sempre come perse sono le camicie a quadri. Gli abiti £di una volta” non avevano colori sfavillanti ma esprimevano la fiera dignità di noi montanari. Mio padre, morto nel 1971, non ha mai portato la cintura o le bretelle. I pantaloni erano sorretti da una fascia, arrotolata, n in stoffa. I colori di questa fascia indicavano il tipo di mestiere. Avrei quindi piacere, gentilissimo Giorgio Armani, se lei, come ritiene, ovviamente, opportuno, disegnasse una “linea Berceto” e ci aiutasse, magari con un “negozietto” nel capoluogo, a diffonderla tra i miei concittadini e i villeggianti».
L'obiettivo dichiarato dal sindaco quello di arrivare «al recupero delle nostre tradizioni che a ben vedere i turisti apprezzerebbero molto». La lettera si conclude così: «Il mio desiderio non è quello di raggiungere l’effetto museo con i miei concittadini come sterili comparse. Proprio per questo mi rivolgo a Lei che sa, meravigliosamente, reinterpretare le tradizioni. Se lo ritiene opportuno lo storico professor Franco Cardini (è un amico di Berceto) è a disposizione». Risponderà Giorgio Armani?
r.c.
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