Progetto pilota
«Questa estate l’Istituto Pio XII riapre le sue porte per un progetto pilota di Terapia Ricreativa in partnership con Dynamo Camp».
La diocesi annuncia la riapertura (temporanea) dell'istituto di Misurina dopo la chiusura del centro per la cura dell'asma infantile a fine 2022. «La riapertura - viene precisato - intende rappresentare un segnale di impegno nei confronti della Comunità, da un lato e, dall’altro, si inserisce in una fase di necessaria riprogettazione della proposta complessiva dell’Istituto». «A tal fine - viene spiegato - la proprietà ha dato incarico a Dynamo Academy Impresa Sociale di redigere nei prossimi mesi un piano che possa prevedere la possibilità di riaprire l’Istituto Pio XII tutto l’anno, integrando le attività socio-sanitarie con altre attività di sviluppo di economia sociale, in una logica di sostenibilità e in continuità con le finalità dell’Istituto».
Ora la speranza è che questa sorta di sperimentazione possa colpire nel segno e trasformarsi in qualcosa di duraturo, dando nuova vita al Pio XII, pur non abdicando alla sua vocazione socio-sanitaria.
Cos'è Dynamo Camp
Come si legge sul sito internet di Dynamo Camp, si tratta di un ente del terzo settore che «sostiene il diritto alla felicità di bambini con patologie gravi e croniche». Dynamo Camp offre «gratuitamente specifici programmi di terapia ricreativa a bambini e adolescenti affetti da malattie croniche, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione, ai fratelli sani e alle loro famiglie».
Al momento della chiusura del centro per la cura dell'asma infantile, il vescovo Enrico Solmi aveva assicurato che la struttura non sarebbe stata venduta a privati, ribadendo lo sforzo della diocesi a mantenerne la vocazione. Una promessa mantenuta.
La storia
L’istituto Pio XII si affaccia sul lago di Misurina e originariamente era il lussuoso «Grand Hotel Savoia», dove i regnanti d’Italia, con il loro seguito di corte, andavano a trascorrere le vacanze nei primi anni del Novecento.
L’acquisto dell’intero complesso da parte della diocesi di Parma – avvenuto nel 1945 - si deve a padre Paolino Beltrame Quattrocchi e al fondamentale aiuto profuso da Barilla. Lo scopo iniziale era quello di utilizzare l’hotel come una casa di vacanze per i bambini bisognosi, come infatti è stato per un lungo periodo. Dopo essere stata un'affollata colonia estiva, l’istituto è stato trasformato in un centro per accogliere ragazzi affetti da specifiche patologie polmonari.
Nel 1970 la struttura – fino a quel momento chiamata «Villaggio alpino Pio XII» - è quindi diventata ufficialmente una casa di cura per l’asma infantile. In Italia l’istituto di Misurina era l’unico centro di questo tipo e in tutta l’Europa se ne contano solo altri due. In questi anni sono passate da Misurina oltre ventimila persone da tutto il nord Italia. Tra loro tantissimi parmigiani. Quella di Misurina ancora oggi è l’unica «colonia» superstite della nostra diocesi ed è di proprietà dell’Opera diocesana San Bernardo degli Uberti.
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