AEROPORTO
Coraggio e determinazione. «Io non mollo, farò tutto ciò che serve per sostenere l'infrastruttura più importante del territorio». Guido Dalla Rosa Prati, presidente di Sogeap, è un ottimista. È pienamente consapevole delle difficoltà (le perdite strutturali) affrontate dall'aeroporto nel corso degli anni, ma sa anche che per gli scali questo è un momento d'oro. «La gente ha voglia di volare e Parma non può farsi sfuggire questa occasione favorevole. Bisogna che la città, tutta la città, dalle imprese alle istituzioni, investa a favore dello sviluppo e del rilancio dell'aeroporto. Tutta la comunità deve credere in questa operazione fondamentale per l'economia di tutto il territorio. Solo con coraggio, determinazione e onestà si possono raggiungere obiettivi ambiziosi». E il rilancio del «Verdi», stando al presidente di Sogeap, un manager che ama volare, è sì un piano ambizioso, ma non impossibile.
La conferma della fattibilità dell'operazione arriva, fa notare sempre Dalla Rosa Prati, dalla Regione: ieri l'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna ha approvato un ordine del giorno bipartisan, a firma Lega e Partito democratico, a sostegno dell'aeroporto. In pratica, il documento blinda i 12 milioni già stanziati dalla Regione per l'allungamento della pista.
«È matematicamente certo che nei prossimi anni il traffico aereo sarà in grandissimo aumento». Per rendersene conto basta guardare all'aeroporto di Bergamo (Orio al Serio) ormai saturo, alla scarsità di parcheggi che affligge il «Marconi» di Bologna o a Linate, che dovrà ridurre il traffico aereo. «La situazione è quindi favorevole per Parma. È vero che l'aeroporto ha avuto ogni anno perdite strutturali per milioni di euro, ma perché non è mai stato rilanciato. Ora abbiamo il dovere di portare avanti questa infrastruttura». Insomma, il mercato sarebbe dalla parte dei sostenitori del «Verdi».
Ma non solo. Il via libera all'allungamento della pista di decollo da 2,2 a 2,6 chilometri, assicura il presidente di Sogeap, permetterà allo scalo di fare quel salto di qualità necessario per il definitivo rilancio. «Con la pista lunga 2,2 chilometri possono decollare aerei che fanno tratte di 3-4 ore al massimo. Ma queste sono le tratte gestite dalle compagnie low cost, che garantiscono i collegamenti solo se vengono pagate. Con una pista di decollo lunga 2,6 chilometri, invece, potranno partire aerei che fanno tratte più lunghe e che sono gestiti dalle grandi compagnie».
Il massimo, per Sogeap, sarebbe stato allungare la pista a 2,9 chilometri, «ma con la soluzione dei 2,6 chilometri siamo riusciti a non interferire con via delle Esposizioni». Un compromesso che però ha rallentato il piano di sviluppo, fa notare Dalla Rosa Prati. «Abbiamo perso un anno di tempo, ma siamo riusciti a rifare il progetto e finalmente si è aperta la Conferenza dei servizi, ma nel frattempo c'è il rischio di perdere le opportunità legate ad accordi con grandi operatori del settore aeroportuale». Il presidente di più non rivela, ma il pensiero corre subito ai bergamaschi di Orio al Serio. «La politica, le imprese, la città devono credere nell'aeroporto di Parma». Solo facendo squadra lo scalo potrà decollare. «Se dovesse chiudere, sarebbe perso per sempre, con grande danno per il territorio».
Pierluigi Dallapina
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