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Cerimonia

Piazzale Barbieri, inaugurata la nuova area pedonale con la commedia dialettale della Famija Pramzana

Piazzale Barbieri, inaugurata la nuova area pedonale con la commedia dialettale della Famija Pramzana

di Mara Varoli

27 Luglio 2023, 03:01

La rotonda come una «luna» a metà, dove ci si può sedere e chiacchierare, lontano dalle macchine. Piazzale Barbieri si trasforma, nella serata per inaugurare la sua pedonalizzazione. In questa porta della città, custodita dalla Famija Pramzana e dal suo presidente Claudio Cavazzini, che all'imbrunire mette in piedi un palco per brindare con la malvasia al lieto evento con sindaco e assessori, davanti a spettatori appassionati della commedia dialettale.

Un buon inizio per la nuova vita di una «piazza» dai toni neoclassici, conosciuta per essere uno dei luoghi più amati di Parma e uno dei più frequentati: ieri, come oggi. A Barriera Bixio si andava a comprare i cappelli e a prendere la corriera. A Barriera Bixio si va ancora per il bus o a bussare alla falegnameria «Qui puoi», ma anche per acquistare un fiore o una golosità. Da generazioni qui i giovani si incontrano, dopo la scuola, e da sempre si organizzano le manifestazioni studentesche, compresa quella per la salvaguardia dell'ambiente.

Costruita dove c'era il bastione San Francesco, la Barriera nel 1882 viene intitolata a Nino Bixio e nel 1908 diventa la stazione dei treni delle «Tranvie Elettriche Parmensi». E se il complesso nel 1997 è stato riqualificato e nel 2016 le statue della monumentale cancellata sono state restaurate, oggi il piazzale, intitolato a Tommaso Barbieri, viene pedonalizzato, per dare spazio a chi quell'artistico angolo della città lo vuole vivere a piedi, in bicicletta o goderselo in santa pace, seduto sulla rotatoria. E la festa è presto fatta, con le performance della Compagnia dialettale della Famija Pramzana, presentata da Massimiliano Bertoli e con la benedizione di Maurizio Trapelli, in arte lo Dsevod. Nota su nota, con quell'armonica a bocca suonata da William Tedeschi che dà il là alla nuova «isola». Un'«isola» che già prima di nascere appartiene alla tradizione: 1.124 metri quadrati a disposizione di parmigiani e turisti, che per ammirare una delle bellezze di Parma dovranno risalire quell'importante strada dell'Oltretorrente colorata da piccole botteghe e da negozi di qualità. Una trasformazione del piazzale che prima di tutto va nella direzione della tutela ambientale, la stessa che sventolano i cortei di Fridays for future. E già questo mette buonumore: «Piazzale Barbieri costituisce un altro luogo dove la comunità potrà incontrarsi, dove potranno svolgersi iniziative e si potrà vivere uno spazio storico della nostra città - apre il sindaco Michele Guerra -. Questa pedonalizzazione si inserisce in una strategia più ampia che abbiamo condiviso in Giunta fin dalle primissime settimane. Popolare gli spazi pubblici è uno degli obiettivi fondamentali per aumentare la vitalità e il benessere di Parma. Le idee sono tante per animare questa piazza e vedremo cose molto belle. Sul tema della pedonalizzazione continueremo a lavorare con impegno e dialogo». Alla cerimonia, l'assessore alla Rigenerazione urbana Chiara Vernizzi e l’assessore alla Sostenibilità ambientale e Mobilità Gianluca Borghi, che aggiunge: «Associazioni e realtà del territorio contribuiranno a rendere la piazza viva. La pedonalizzazione si inserisce nell'ambito delle azioni portate avanti dall'Amministrazione nel segno della promozione della sostenibilità ambientale, con diverse misure che mettono pedoni e ciclisti al centro e scoraggiano l'uso dell'auto privata per gli spostamenti». Il presidente della Famija Pramzana Claudio Cavazzini ricorda: «La nostra Famija è un punto di riferimento per i quartieri Oltretorrente e Molinetto: un punto della parmigianità, che vorremmo ritornasse in più luoghi della città. E se l'amministrazione comunale ci dà una mano siamo contenti. E vorrei sottolineare che abbiamo chiesto che il Dsevod sia riconosciuta ufficialmente la maschera di Parma. E sono sicuro che il sindaco lo farà». Una «prima» che porterà fortuna, visto l'entusiasmo del pubblico. Ed è significativo che proprio un'area storica come Barriera Bixio ritorni a un tempo «lento» con meno motori e più poesia, magari come quelle rime di Renzo Pezzani, recitate dallo Dsevod. Un cambio di abitudini, per un progetto ambizioso che vuole una Parma diversa. La nostra è stata riconosciuta dalla Commissione Europea tra le 100 città in Europa e le 9 in Italia per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Una sfida che l'amministrazione comunale ha intrapreso con diverse azioni. E piazzale Barbieri così «vestito» pare proprio un passo importante.

Mara Varoli

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