Cerimonia
La rotonda come una «luna» a metà, dove ci si può sedere e chiacchierare, lontano dalle macchine. Piazzale Barbieri si trasforma, nella serata per inaugurare la sua pedonalizzazione. In questa porta della città, custodita dalla Famija Pramzana e dal suo presidente Claudio Cavazzini, che all'imbrunire mette in piedi un palco per brindare con la malvasia al lieto evento con sindaco e assessori, davanti a spettatori appassionati della commedia dialettale.
Un buon inizio per la nuova vita di una «piazza» dai toni neoclassici, conosciuta per essere uno dei luoghi più amati di Parma e uno dei più frequentati: ieri, come oggi. A Barriera Bixio si andava a comprare i cappelli e a prendere la corriera. A Barriera Bixio si va ancora per il bus o a bussare alla falegnameria «Qui puoi», ma anche per acquistare un fiore o una golosità. Da generazioni qui i giovani si incontrano, dopo la scuola, e da sempre si organizzano le manifestazioni studentesche, compresa quella per la salvaguardia dell'ambiente.
Costruita dove c'era il bastione San Francesco, la Barriera nel 1882 viene intitolata a Nino Bixio e nel 1908 diventa la stazione dei treni delle «Tranvie Elettriche Parmensi». E se il complesso nel 1997 è stato riqualificato e nel 2016 le statue della monumentale cancellata sono state restaurate, oggi il piazzale, intitolato a Tommaso Barbieri, viene pedonalizzato, per dare spazio a chi quell'artistico angolo della città lo vuole vivere a piedi, in bicicletta o goderselo in santa pace, seduto sulla rotatoria. E la festa è presto fatta, con le performance della Compagnia dialettale della Famija Pramzana, presentata da Massimiliano Bertoli e con la benedizione di Maurizio Trapelli, in arte lo Dsevod. Nota su nota, con quell'armonica a bocca suonata da William Tedeschi che dà il là alla nuova «isola». Un'«isola» che già prima di nascere appartiene alla tradizione: 1.124 metri quadrati a disposizione di parmigiani e turisti, che per ammirare una delle bellezze di Parma dovranno risalire quell'importante strada dell'Oltretorrente colorata da piccole botteghe e da negozi di qualità. Una trasformazione del piazzale che prima di tutto va nella direzione della tutela ambientale, la stessa che sventolano i cortei di Fridays for future. E già questo mette buonumore: «Piazzale Barbieri costituisce un altro luogo dove la comunità potrà incontrarsi, dove potranno svolgersi iniziative e si potrà vivere uno spazio storico della nostra città - apre il sindaco Michele Guerra -. Questa pedonalizzazione si inserisce in una strategia più ampia che abbiamo condiviso in Giunta fin dalle primissime settimane. Popolare gli spazi pubblici è uno degli obiettivi fondamentali per aumentare la vitalità e il benessere di Parma. Le idee sono tante per animare questa piazza e vedremo cose molto belle. Sul tema della pedonalizzazione continueremo a lavorare con impegno e dialogo». Alla cerimonia, l'assessore alla Rigenerazione urbana Chiara Vernizzi e l’assessore alla Sostenibilità ambientale e Mobilità Gianluca Borghi, che aggiunge: «Associazioni e realtà del territorio contribuiranno a rendere la piazza viva. La pedonalizzazione si inserisce nell'ambito delle azioni portate avanti dall'Amministrazione nel segno della promozione della sostenibilità ambientale, con diverse misure che mettono pedoni e ciclisti al centro e scoraggiano l'uso dell'auto privata per gli spostamenti». Il presidente della Famija Pramzana Claudio Cavazzini ricorda: «La nostra Famija è un punto di riferimento per i quartieri Oltretorrente e Molinetto: un punto della parmigianità, che vorremmo ritornasse in più luoghi della città. E se l'amministrazione comunale ci dà una mano siamo contenti. E vorrei sottolineare che abbiamo chiesto che il Dsevod sia riconosciuta ufficialmente la maschera di Parma. E sono sicuro che il sindaco lo farà». Una «prima» che porterà fortuna, visto l'entusiasmo del pubblico. Ed è significativo che proprio un'area storica come Barriera Bixio ritorni a un tempo «lento» con meno motori e più poesia, magari come quelle rime di Renzo Pezzani, recitate dallo Dsevod. Un cambio di abitudini, per un progetto ambizioso che vuole una Parma diversa. La nostra è stata riconosciuta dalla Commissione Europea tra le 100 città in Europa e le 9 in Italia per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Una sfida che l'amministrazione comunale ha intrapreso con diverse azioni. E piazzale Barbieri così «vestito» pare proprio un passo importante.
Mara Varoli
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