Mobilità
Da una parte c'è lei, residente del centro storico da 20 anni, a cui sono iniziate a piovere multe su multe perché il suo permesso ztl non è più valido. «Ma io, appena mi è arrivato il bollettino, sono corsa in posta a pagare». Dall'altra c'è Infomobility, che si scusa per i ritardi della corrispondenza, precisando però di dipendere dai tempi delle Poste e che comunque è compito del titolare del permesso ricordarsi delle scadenze. Al di là dell'invio del bollettino. «Spetta al cittadino l'onere di conoscere tempi e modi del rinnovo del suo permesso», ricorda Michele Ziveri, amministratore unico della società. Ma prima, occorre fare un passo indietro.
Occhio alle date. Il 17 marzo alla titolare del permesso - che abita in zona via XXII Luglio che e preferisce restare anonima - arriva la lettera di Infomobility con allegato il bollettino postale per il rinnovo del permesso di transito in ztl. Costo 10 euro. «Il giorno dopo sono andata in Posta a pagare». Tutto risolto? Assolutamente no. La scadenza del rinnovo era fissata per il 15 marzo (in un primo tempo era il 31 dicembre 2022, poi è stata prorogata) e il ritardo del pagamento di tre giorni le ha fatto decadere il permesso. Quindi lei non può più passare sotto il varco di via XXII Luglio quando le telecamere sono attive. Peccato che nessuno glielo abbia detto. E così, ora stanno iniziando ad arrivarle gli avvisi di pagamento. Venerdì pomeriggio le multe erano a quota 4. «Temo che ne arriveranno altre. Pagando il bollettino il 18 marzo sono automaticamente decaduta dallo status di residente e quindi non ho più diritto a transitare in ztl. Io però il permesso l'ho pagato. Credevo di dover pagare una mora per il ritardo, non di perdere il diritto al permesso».
Il carteggio con Infomobility conferma: occorre presentare il modulo per un nuovo permesso. «Ma loro hanno tutto, perché i moduli li ho compilati 20 anni fa». La donna non molla. «Agli impiegati di Infomobility ho chiesto perché si siano tenuti i 10 euro del rinnovo. Perché, se non mi considerano più residente, non me li abbiano restituiti? Infomobility ha risposto dicendo che non sapevano come contattarmi, che non avevano il mio telefono. Sì, ma avevano comunque il mio indirizzo». Insomma, è muro contro muro.
Michele Ziveri, amministratore unico della società conferma quello che i suoi dipendenti hanno spiegato nel lungo e sempre più teso carteggio con la residente. Facendo alcune precisazioni. «Pagando in ritardo non decadi dallo status di residente, ma semplicemente devi ripresentare la documentazione per il rilascio del permesso». E per quanto riguarda il bollettino arrivato in ritardo? «Dispiace se il bollettino sia arrivato dopo la scadenza della proroga, ci affidiamo a Poste Italiane e comunque è un atto non dovuto inviare il bollettino, ma lo facciamo per aiutare chi non si sia accreditato sul portale. La signora ha pagato oltre i termini, tenuto conto che il termine del 15 marzo era già una proroga di una proroga che scadeva il 28 febbraio».
A proposito di scadenze, aggiunge: «Le nostre comunicazioni non hanno alcun valore giuridico, sono un servizio in più». E per essere più chiaro: «Spetta al cittadino l'onere di conoscere tempi e modi del rinnovo del suo permesso».
Ultimo punto: i 10 euro. «Nel momento in cui inoltrerà la documentazione per il rilascio del permesso le verranno tenuti buoni, al contrario, se non intenderà presentare la documentazione per il rilascio dovrà fare istanza di rimborso e gli verranno restituiti in 24 ore». Caso chiuso? Forse.
Pierluigi Dallapina
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata