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Appello

Via Pezziol, condominio assediato

Via Pezziol, condominio assediato

di Michele Ceparano

03 Agosto 2023, 03:01

È un condominio problematico quello di via Pezziol 7, zona via Emilia Ovest. Nella struttura del Comune, gestita dall'Acer, in cui l'intero primo piano da qualche anno è occupato da un comunità residenziale per minori che ospita una decina di giovani, vivono nove nuclei famigliari. Ma la convivenza con i giovani della comunità, alcuni di origine straniera, non sarebbe tutta rose e fiori. Anzi, a sentire alcuni condomini che hanno contattato la Gazzetta per raccontare la burrascosa quotidianità, sarebbe ormai vicina al punto di rottura.

Insomma, non si conterebbero più episodi come danneggiamenti alle parti comuni: finestre, cancelli, muri e impianti elettrici. «E il prezzo di questi danneggiamenti - mette subito in chiaro le cose un residente - viene diviso tra tutti quelli che abitano nel condominio. Su questo non siamo d'accordo». Certo, nessuno ha le prove per incolpare gli attuali giovani ospiti, «anche se tanti indizi potrebbero portare ad alcuni di loro».

Bisogna poi sottolineare che qualche mese fa un ospite della comunità piuttosto facinoroso, è stato allontanato dalla struttura. «Quel tipo rappresentava un bel problema - proseguono nel racconto -. Era un bullo, aggressivo e offensivo con i condomini. Non se ne voleva andare e ha continuato per un po' a venire qui a dormire. Ha dato spesso in escandescenze, prendendo a calci il cancello dello stabile e dando dei colpi sul muro dell'edificio. Poi sono riusciti a mandarlo via».

Ma, sparito il bullo, non sono terminati i vandalismi. «Due mesi fa - fanno l'elenco - qualcuno ha staccato la serratura del cancello che dà sulla strada». Un danno fine a se stesso. «Mi dovrebbero spiegare - è la domanda che tutti si fanno - che cosa se ne fanno di una serratura. Ma forse l'intento era solamente quello di rompere qualcosa...». Nel tempo, inoltre, «sono state vandalizzate le plafoniere per l'illuminazione del cortile, alcune porte degli appartamenti e la finestra del primo piano».

Quello stilato dai residenti è un vero e proprio «bollettino di guerra» a cui vanno aggiunte le «strane presenze», specie in orari notturni, che si aggirano all'interno dello stabile. «Qui, in certi orari - riprendono i residenti - c'è un viavai sospetto. Ti ritrovi per le scale facce mai viste. Spesso extracomunitari. E noi non abbiamo niente contro gli stranieri. Qui vivono, infatti, nuclei famigliari italiani ma anche di origine straniera e siamo sempre andati tutti d'accordo». I problemi arrivano, però, di notte quando «alcuni ragazzi salgono nel sottotetto usando la scala retrattile. Stanno lì fino alle 3 di notte e fanno rumore. Inoltre, penso che possa essere anche pericoloso». Cosa facciano esattamente non lo sa, ma «a una certa ora tutti avremmo il diritto di poter riposare senza dover sentire rumori per le scale o sul tetto».

Nello scorso fine settimana c'è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso quando, «al piano terra all'interno del condominio, abbiamo trovato uno straniero, mai visto, che dormiva sul pavimento sdraiato su un materasso. Insieme al fatto che il portone viene sempre lasciato aperto, diciamo che ormai la misura è colma».

Con l'Acer i condomini spiegano di aver sempre avuto un dialogo «e l'azienda si è sempre attivata per sistemare i danni. Semmai, ripetiamo, non ci sembra corretto «spalmarli» su tutti quelli che ci vivono e che non hanno responsabilità di ciò che nel tempo è accaduto». Ma, soprattutto, si rivolgono al Comune di Parma - che per bocca dell'assessore al Welfare Ettore Brianti ha fatto sapere di non «aver registrato ultimamente grandi criticità» ma che ha spiegato di aver avvisato «la cooperativa che gestisce la comunità» - per «chiedere più sicurezza e soluzioni che, per accogliere chi ha bisogno, non danneggino chi vive qui».

Michele Ceparano

© Riproduzione riservata

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