LUTTO
La medicina l’aveva nel sangue come pure quella disponibilità nei confronti dei pazienti che ogni medico dovrebbe avere. Dote importantissima per un camice bianco che Guido Macaluso, deceduto prematuramente nei giorni scorsi all’età di 59 anni, possedeva alla grande e testimoniò sempre sia nella vita professionale che in quella privata.
Parmigiano, figlio del professor Giacomo Macaluso, scomparso nel dicembre 2014, stimata ed apprezzata figura di medico urologo di chiara fama e di grandissima umanità, Guido, si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1988 presso il nostro Ateneo. Già da studente si interessava alla ricerca nell’ambito della neurofisiologia del volto e del cavo orale, di dolore, sonno e di chirurgia ricostruttiva dei tessuti orali. Conseguì la specializzazione in neurologia e odontostomatologia perfezionandosi alla Katholieke-Universitateit Leuven (Belgio). Rientrò a Parma nel 1995 prima come ricercatore, e quindi come professore associato e professore ordinario di malattie odontostomatologiche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università. Presidente del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università di Parma, dal 2014 al 2022, è succeduto al Mauro Bonanini nel 2017 come direttore del Centro di Odontoiatria dell’Università da lui fortemente voluto e realizzato.
Nel campo della ricerca si è dedicato allo studio delle malattie del sonno di interesse odontoiatrico, alla parodontologia e alla digitalizzazione in ambito ricostruttivo-protesico e, più recentemente, allo sviluppo di biomateriali odontoiatrici con l’obiettivo del loro utilizzo in campo clinico.
Carattere riservato, nel tempo stesso, era però sempre pronto al dialogo, al confronto ed all’ascolto sia con i pazienti, che con i colleghi, gli allievi e gli amici. Uomo di sport amava tantissimo lo sci, le imprese dei piloti del «cavallino rosso» di Maranello, la pesca ma, soprattutto, la montagna e le escursioni che, fin che la salute lo ha sorretto, effettuava con la famiglia sul nostro appennino avendo fissato il suo buen retiro nella casetta di Schia.
Persona molto colta e sempre desiderosa di apprendere ed approfondire nozioni sui più svariati temi, amava moltissimo i viaggi per documentarsi sulla storia e le tradizioni dei vari popoli. Una persona forte, dotata di una straordinaria dignità la si può apprezzare quando è in salute ma, soprattutto, durante la malattia specie se, quest’ultima, è lunga e debilitante. Macaluso tutto ciò lo ha testimoniato ogni giorno sia ai suoi cari che adorava che agli amici che gli sono stati vicino fino all’ultimo.
Uomo di fede, che l’ha sorretto nei momenti difficili e angosciosi della vita, aveva anche alcuni amici sacerdoti con i quali non mancava di incontrarsi e di dialogare in modo fraterno. Era legatissimo alla famiglia: alla moglie Elena, alle figlie Anna, laureata in Matematica ed Irene studentessa del 4° anno di Medicina che proseguirà la tradizione familiare. Com’era pure molto legato al fratello Claudio, noto e apprezzato oculista.
Il rito funebre, officiato da don Francesco Rossolini, grande amico di Guido, si svolgerà domani alle 10 nella chiesa di San Paolo Apostolo in via Grenoble.
Lorenzo Sartorio
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