Lutto
Parma dà l'addio a Arturo Quaglio, gentiluomo e grande sportivo, scomparso improvvisamente a 87 anni, mentre era in vacanza nella sua amata Sardegna. E dove riposerà in un piccolo cimitero dell'entroterra, all'ombra degli ulivi secolari.
Se ne è andato, qualcuno lo ha scritto, «in punta di piedi e senza creare disturbo», così come era solito fare, grazie alla forza di quei valori che lo hanno sempre caratterizzato.
Nato a Castrovillari in provincia di Cosenza il 18 dicembre 1935, aveva scelto di vivere nella nostra città: il luogo ideale per la famiglia. Dal matrimonio con Eva nel 1964, Arturo Quaglio ha avuto due figli: Alessia e Andrea, il suo primo pensiero. Un padre e un marito molto legato alla famiglia e che per la famiglia ha dato tutta la vita, prendendola «per mano».
Funzionario della Esso, si occupava della rete di distributori nell'Emilia e per le sue competenze lavorative ha ricevuto diversi riconoscimenti e tanti premi, molti dei quali gli hanno permesso di viaggiare dall'America all'Africa insieme alla moglie Eva. Una persona buona e molto stimata, per la sua professionalità e per la sua intraprendenza. Anche allo Sporting Club di Baccanelli, dove Quaglio è stato presidente per 30 anni, nessuno mai lo dimenticherà per le sue doti umane, per le sue capacità organizzative e per il suo innato senso sportivo, che era riuscito a trasmettere a tanti giovani, che lui stesso seguiva. Tennista dilettante, era un grande appassionato, fino a diventare presidente del Comitato tennis regionale dell'Emilia Romagna: non perdeva l'occasione per partecipare ai tornei maschili e femminili nella capitale. E tra i numerosi riconoscimenti, nel 2005 Arturo Quaglio era stato insignito dell'importante premio «Fedeltà allo sport». Un premio indicato per un uomo come lui, che sapeva mettere quel suo spirito sportivo in ogni attività e in ogni occasione: un uomo onesto, trasparente, per nulla arrivista e con un profondo rispetto per il prossimo. Per Arturo Quaglio l'amicizia era infatti un tesoro da custodire con cura e i tanti che apprezzavano condividere il tempo libero con la sua famiglia facevano capo a lui: sapeva sempre inventare una ottima situazione per stare insieme.
Un uomo elegante, attento al colore e al gusto. Amante del bello e dell'antiquariato, hobby che portava avanti con la moglie Eva. Da anni si concedeva la vacanza in Sardegna, incantato da quel mare cristallino, dove poteva praticare la pesca subacquea. E proprio di fronte a quel mare, riposerà: questa mattina ci saranno i funerali alle 11 nella chiesa di Buoncammino non distante da Santa Teresa di Gallura. Una piccola e bellissima chiesa, dove d'estate la gente è solita celebrare le sagre. Nel nome di quello stesso animo allegro che ha mosso la vita di Arturo Quaglio, parmigiano d'adozione, ma amato da tutta la città, per la sua naturale simpatia e per l'indiscussa serietà, che ne accompagneranno il ricordo.
Mara Varoli
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