felino
Don Martino Maria Verdelli, parroco di Felino, oggi alle 18,30 sarà in scena al Meeting di Comunione Liberazione (a Rimini) nel Teatro del Villaggio Ragazzi con il suo spettacolo «30 Bottoni. Rolando: inesauribile amicizia con Gesù», che racconta la testimonianza di fede del beato Rolando Rivi, giovane seminarista martire ucciso a soli 14 anni nella zona di Piane di Monchio (Modena) il 13 aprile 1945.
Il protagonista
Lo spettacolo è adattato, diretto e interpretato da don Martino Maria Verdelli, che in passato si è diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna «Galante Garrone» lavorando quindi come attore, regista, adattatore e impresario teatrale. Si tratta di una elaborazione del testo "Il sangue e l'amore" di Emilio Bonicelli, edito da Jaca Book, da cui è nato anche un docufilm diretto dal sacerdote e recentemente pubblicato in dvd.
Lo spettacolo
Il Meeting di Cl ha chiesto a don Verdelli di presentare il docufilm attraverso uno spettacolo teatrale; si tratta di una catechesi interattiva realizzata con la presenza scenica di don Martino attraverso un monologo accompagnato da foto, disegni e video estrapolati dallo stesso docufilm.
La storia del beato Rivi
Lo spettacolo - adatto a un pubblico dai 6 agli 80 anni - presenta la storia del beato Rolando Rivi ed è stato prodotto dal Comitato «Amici di Rolando Rivi», che ne ha promosso e sostenuto la causa di beatificazione, ottenuta il 5 ottobre del 2013 con la firma di papa Francesco, allora eletto da pochi mesi. Rivi è stato innalzato agli onori degli altari grazie al miracolo della guarigione di un bambino inglese affetto da leucemia.
Seminarista a undici anni
Rolando, originario di San Valentino nel reggiano, aveva un motto: «Io sono di Gesù». A 11 anni nel 1942 entra nel seminario di Marola, che viene poi occupato dai nazisti. Continua a vivere da seminarista a casa, portando sempre la talare - i "30 Bottoni" - perché il suo sogno è quello di diventare sacerdote.
Il sequestro
La sua testimonianza di fede, tuttavia, viene vista con ostilità da frange estremiste di partigiani che lo sequestrano. È accusato ingiustamente di collaborare con i nazisti e, dopo tre giorni di prigionia e di violenze, viene assassinato in un bosco nella zona di Piane di Monchio diventando un martire della fede.
«Grande figura»
«Si tratta di una figura molto significativa - dichiara don Verdelli - un beato giovane che può essere motivo di riflessione e di provocazione per tanti giovani. La speranza è che questa iniziativa possa aiutare a conoscere e ad amare sempre più questo ragazzo che ci richiama alla realtà fondamentale della fede, soprattutto in questo tempo di secolarismo, violenza, relativismo e materialismo imperanti».
Al Meeting è stato allestito uno stand su Rolando Rivi dove verrà mandato a ripetizione il docufilm di don Verdelli.
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