In via Cremonese nella zona di Eia
Sette minuti. In quel tempo la maggior parte delle persone che arrivano in un posto hanno appena il tempo di guardarsi intorno. Quelli che hanno colpito l'altra notte, verso le tre, in via Cremonese alla officina Emilia Car Service invece in quel minuscolo intervallo di tempo sono riusciti a rubare un mezzo, distruggere una cancellata lunga parecchi metri, prelevare un furgone e svanire. A riprova che, facile immaginarlo, non si trattava di dilettanti. E il colpo lo avevano preparato.
«Sono stati rapidissimi, sapevano come muoversi – raccontano i titolari della officina tirati giù dal letto dalla polizia nel cuore della notte. - I primi a dare l'allarme sono stati quelli che hanno visto la cancellata rovesciata in mezzo alla strada e un camion abbandonato sul ciglio. E solo per miracolo qualcuno non si è fatto male».
Si, perché chi ha agito ha dimostrato una grande freddezza. Ma anche una clamorosa dose di incoscienza. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, infatti, i ladri sono arrivati nel cuore della notte e per prima cosa hanno prelevato un camion parcheggiato a fianco del cortile della officina. Quindi hanno attaccato al retro del mezzo pesante delle cinghie che hanno fissato alla cancellata. Poi, come raccontano gli stessi titolari «deve essere stata una scena da film western». Il cancello, pesantissimo è stato divelto e sparato al centro della carreggiata con ancora le cinghie attaccate. «A quel punto i ladri hanno rubato il nostro furgone, quello che usiamo qui nell'officina – proseguono le vittime. Che si trovano a fare una botta di conti. - Il furgone era vecchio, abbastanza malconcio: quindi non è una grande perdita. Il problema è che rifare la cancellata costerà ora diverse migliaia di euro». Per capirlo basta guardare la recinzione metallica che è stata ora buttata nel fosso per evitare problemi ai mezzi in transito. «Per fortuna quando l'hanno divelta non stava passando nessuno. Altrimenti, visto che qui i mezzi corrono, poteva succedere di tutto».
Almeno questo è stato risparmiato: sul posto sono arrivati gli uomini delle volanti della questura che hanno dato una mano a sgomberare via Cremonese mentre si è cercato di trovare qualche indizio utile per arrivare ai responsabili.
«Perché hanno rubato quel furgone? Ma di certo per usarlo per qualche altro furto nei prossimi giorni. Quindi siamo convinti che lo ritroveremo da qualche parte, abbandonato». E facilmente danneggiato.
E se il destino del mezzo pare segnato anche questo contribuisce a spiegare la rabbia dei titolari dell'officina. «Siamo stati già visitati dai ladri cinque volte in questi anni. La prima volta non eravamo preparati, non avevano allarmi e protezioni e ci hanno rubato materiali e attrezzatura per una grossissima somma: ci hanno praticamente messo in ginocchio. Ora, siamo più attrezzati ma evidentemente non basta: l'allarme protegge l'interno del capannone, l'officina mentre questa volta tutto si è svolto all'esterno, tra il piazzale e la strada. E in questi casi non ci sono allarmi che tengano».
Ecco allora che lo sguardo continua a correre a quella cancellata riversa nel fosso. «per spostarla abbiamo dovuto metterci in parecchi e abbiamo impiegato un po'. Loro, lo dimostrano anche i dati del satellitare del camion, hanno fatto tutto in sette minuti».
E a questo punto resta sola la rabbia e la sensazione di essere in balia di questi balordi che paiono invincibili. «Rubano in centro, nei bar e qui, in quasi campagna, in una officina. Insomma, lo fanno ovunque. E noi non sappiamo come fare a difenderci».
Luca Pelagatti
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