METEO
Rovente è dire poco: un caldo così a fine agosto a Parma non si era mai visto. Ieri la massima si è impennata fino a 39,6 gradi, registrati in via D'Azeglio: si tratta della massima più alta mai registrata dal 1878 in città in questo periodo dell'anno, e ovviamente è stato anche polverizzato il record dell'estate 2023 che apparteneva ai 39,2 dell'11 luglio scorso.
A rischio il record dei 40,2
L'escalation è stata impressionante: è dal 12 agosto che non si scende sotto i 34 gradi, ma domenica c'erano 36,2, lunedì 36,8, martedì 38,2 e ieri i 39,2 gradi. Quella di ieri è stata anche la giornata più calda in assoluto di sempre della terza decade di agosto nella media complessiva: unita ai 24,8 della minima la media è stata di 32,2 gradi: polverizzato il precedente record del 22 agosto 2012 di 31,75 gradi, al quale risaliva anche, con 38,7, la massima più alta di sempre di questo periodo dell'anno. Oltre alla massima, anche le minime sono da record: i 25 gradi di lunedì e martedì e i 24,8 di ieri avevano un solo precedente, i 25 gradi del 23 agosto 1993. Ma, come si diceva in un noto programma televisivo, «non finisce qui»: fra oggi e domani, infatti, le temperature dovrebbero salire nuovamente. E a questo punto potrebbe clamorosamente cadere il record assoluto di caldo, che a Parma risale a 40 anni fa, con i 40,2 registrati a fine luglio del 1983.
La Bassa, una fornace
Guardando alla rete delle centraline del sito Meteoparma.com ieri si può però dire che la Bassa si sia trasformata in una fornace a cielo aperto. Se in città i 40 gradi sono stati soltanto sfiorati, a Viadana la massima ha raggiunto addirittura i 40,7, a Gramignazzo, alle porte di Sissa, si è arrivati a 40,5, a Polesine Parmense a 40,3 e a Castellina di Soragna a 40 gradi. Ma si è letteralmente boccheggiato anche in tutto l'Appennino, con la stazione del Lago Santo, a 1500 metri di quota, che ha sfiorato i 30 gradi, con 28,7 di massima e, assieme a Prato Spilla e Lagdei, è stata l'unica a non superare la soglia dei 30 gradi. Nella media collina ovunque si è andati ben oltre i 35 gradi (37 a Montevacà sopra Bedonia e a Mormorola, entrambe fra i 600 e i 700 metri di altitudine) a testimonianza di un caldo senza precedenti portato dall'anticiclone africano. Unico dato anomalo: l'assenza di afa, a causa della bassa percentuale di umidità nell'aria (sotto il 30%) dovuta al vento caldo che soffiava ieri.
Ancora 2 giorni roventi
Il «supercaldo» è destinato non solo a durare, ma addirittura ad aumentare ancora fra oggi e domani, che dovrebbe essere il «picco» di questa eccezionale ondata di calore che, paradossalmente, sta colpendo molto di più il Nord che il Sud dell'Italia. Sabato dovrebbe esserci una leggera diminuzione e poi da domenica, invece, si dovrebbe assistere a un vero tracollo, con massime che lunedì potrebbero essere di poco superiori ai 20 gradi, quasi la metà di quelle di questi giorni.
Colpo di coda a sorpresa
Questo «colpo di coda» è arrivato quasi a sorpresa, dopo che fino a due giorni prima di Ferragosto le temperature erano rimaste sotto le medie stagionali. Ma l'estate 2023 è già entrata a questo punto negli annali dei record e rischia di restare nella memoria per quella con la temperatura più calda di sempre a Parma. Complessivamente, però, le temperature da giugno a oggi sono ancora più basse di quelle di un anno fa, quando c'era stata la seconda stagione calda di sempre alle spalle dell'inarrivabile 2003, dove però in questo periodo non erano state toccate vette come quella raggiunta ieri. E alla fine saranno almeno 14, forse 15, i giorni consecutivi di «supercaldo» di questa serie bollente partita il 12 agosto scorso e che durerà almeno fino a sabato, cioè il 26. A questo punto, non resta che armarsi di pazienza e attendere l'arrivo dei temporali annunciati per domenica, sperando che la forte diminuzione di temperatura non porti con sè anche fenomeni di grande violenza.
Gian Luca Zurlini
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