SBARCHI
La fiumana di disperati che da Lampedusa risale la penisola è inarrestabile. Anche ieri nell'hub al Cornocchio sono arrivati altri dieci migranti, portando di fatto il centro a saturazione: l'unico modo per poter accogliere nuovi arrivi è liberare dei posti, fanno sapere dalla Protezione civile. Nel frattempo cresce la protesta dei residenti di Martorano contro il centro che nei prossimi giorni - molto probabilmente già dalla prossima settimana - dovrebbe essere allestito nell'area dell'ex industria conserviera Columbus. Lo conferma la lettera dai toni durissimi arrivata ieri sera in redazione e firmata da una ventina di famiglie della frazione a sud di Parma, confinante con il comune di Montechiarugolo. Frazione che domenica 3 settembre alle 9, davanti all'ex fabbrica, ospiterà un incontro aperto alla cittadinanza per discutere del nuovo centro.
Residenti delusi
«Siamo estremamente delusi, rammaricati e sconcertati per la totale mancanza di informazioni da parte delle istituzioni preposte riguardo all’apertura di un centro di accoglienza di profughi presso l’ex Columbus». Inizia così, senza tanti giri di parole, la lettera sottoscritta da una ventina di famiglie che abitano nel centro di Martorano, a poca distanza dall'area che dovrebbe ospitare un centinaio di migranti. La prossima settimana Iren dovrebbe realizzare gli allacci e una volta arrivati i moduli abitativi l'ex fabbrica dovrebbe permettere la chiusura del centro di smistamento allestito a ridosso di Ferragosto in città, al Cornocchio. Il piano però trova la netta contrarietà dei residenti di Martorano, che accusano le istituzioni di averli tenuti all'oscuro di tutto. Mentre loro pretendono di avere voce in capitolo sull'apertura dell'hub destinato ai migranti.
«Le poche e incerte notizie al riguardo sono state diffuse dagli organi di stampa della città. Come cittadini avevamo il diritto di essere consultati e coinvolti in una decisione così impegnativa e difficile, con ripercussioni sicuramente pesanti sulla nostra piccola comunità. In particolare ci preoccupa la gestione di un centro che accoglierà almeno 100 migranti. Quali saranno le garanzie riguardo alle condizioni igienico-sanitarie, sociali e di sicurezza? Cosa potrà offrire la nostra frazione completamente priva di servizi? Chiediamo quindi alle autorità competenti un confronto diretto e immediato per informarci tempestivamente su come verrà gestita questa accoglienza e per ascoltare proposte e problematiche degli abitanti».
Più poteri ai Comuni
Consapevole delle polemiche politiche e delle dure critiche sollevate dal sindaco di Montechiarugolo (Daniele Friggeri), contro il centro di Martorano, Massimo Pinardi, segretario provinciale di Azione, propone di dare più potere ai Comuni nella gestione dei migranti.
«Riportare i Comuni e le loro articolazioni (Unioni, Asp, Aziende per i servizi sociali) al centro del governo e del controllo di questo fenomeno, dotandoli di mezzi finanziari adeguati per coprire le spese previste nei capitolati delle prefetture è la precondizione per costruire progetti concreti per l’integrazione sociale e per l’avvio al lavoro».
In Italia, assicura Pinardi, esiste già un esempio virtuoso in questa direzione e riguarda una ventina di Comuni in provincia di Vicenza. «Invitiamo il presidente della Provincia Andrea Massari e il sindaco di Parma Michele Guerra a farsi promotori di un incontro tra tutti i sindaci del Parmense, con il prefetto per definire un piano organico di accoglienza degli immigrati richiedenti asilo». Intanto, gli sbarchi hanno superato quota 107mila. Nel 2022 si sono fermati a 52.954 persone.
Pierluigi Dallapina
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