Il caso Vannacci e Mattarella

Gentile direttore,
in primo piano da pochi giorni vi sono i commenti relativi al libro del generale Vannacci e le varie prese di posizione che ne sono conseguite.
Oggi in seconda pagina ho letto con attenzione l’articolo a riguardo sulla Gazzetta di Parma, ma ho riflettuto anche sul titolo del quotidiano «La Verità» che è il seguente: ”La manina di Mattarella nella guerra del generale; Crosetto svela che gli è stata chiesta più durezza con Vannacci”.
Il giornale, diretto da Belpietro, ovviamente esprime liberamente la sua opinione, ma credo che affinché io possa condividerla sarebbe stato assolutamente più corretto che il quotidiano avesse pubblicato la dichiarazione del Ministro Crosetto a riguardo di questa richiesta di maggiore «durezza» (pervenuta sembra dal presidente della Repubblica che è capo delle Forze armate in base all’art. 87 della Costituzione). Riconosco al ministro Crosetto fino ad oggi una condotta positiva nell’attività del suo Ministero, come specificatamente nell’affrontare il «caso Vannacci», in cui ha espresso parole chiare e decise nel rispetto delle norme che hanno portato alla sua rimozione dall’incarico che l’ufficiale occupava.
Di conseguenza penso che Crosetto si sarebbe espresso in modo analogo in merito a queste pressioni che il giornale «La Verità» cita, dichiarazione che fino ad ora non ho avuto modo di conoscere.

Collecchio, 23 agosto