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LUOGHI DEL TERMALISMO

Salso, dal Milano al Poggio Diana: la mappa delle strutture abbandonate

Salso, dal Milano al Poggio Diana sono tante le strutture abbandonate

27 Agosto 2023, 03:01

L’istituto Tommasini sta piano piano riprendendo vita grazie alle ristrutturazioni che hanno permesso di creare la corte civica e le cucine per la scuola alberghiera, mentre altri lavori stanno per essere effettuati. Dovrebbero poi partire i lavori da parte di Quadrio Curzio per la ristrutturazione dello stabilimento Berzieri.

Restano tuttavia alcuni grandi complessi alberghieri e di intrattenimento che sono in stato di abbandono e di incuria da tanti, troppi anni che rimandano al ricordo della Salso che fu e che oggi non le fanno certo onore a cominciare dal Grand Hotel et de Milan: chiuso da una quindicina d’anni, costruito nel 1882 su quattro piani e dotato di un parco e di una piscina, negli anni ha ospitato personaggi del mondo dello spettacolo e sportivo oltre ad essere stato il quartier generale di Miss Italia. Nel 2021 è stato aggiudicato all’asta alla «Albatros Hotel Srls» per 665 mila euro.

Chiuso da un anno e mezzo è anche il centro termale Il Baistrocchi: inaugurato alla fine del 1800 per iniziativa del professor Ettore Baistrocchi col nome di Sanatorium, la struttura è rimasta in mano pubblica fino al 2015, quando è stata acquistata dalla società Adg srl dichiarata fallita nel febbraio dello scorso anno.

Nel corso della prima ondata della pandemia, la struttura di viale Matteotti ha ospitato coloro che, senza altre possibilità, avevano bisogno della degenza post covid 19. Il prossimo 29 settembre si terrà la terza asta per l’acquisizione della struttura che è dotata di un grande parco ora ricoperto da foglie ed erbacce.

Anche la situazione della piscina termale, chiusa da maggio dello scorso anno, non è delle migliori: acquistata da Terme Italia, già titolare delle Terme di Saturnia, Salice e Chianciano, nell’ambito della privatizzazione dell’ex azienda termale, è chiusa come la sottostante palestra da maggio dello scorso anno. La struttura, che ha ospitato in passato grandi campioni per la riabilitazione o per gli allenamenti come Hernan Crespo, Frank Rijkaard, Mario Cipollini e Yuri Chechi, è stata oggetto in questi mesi di atti vandalici ed ingressi notturni non autorizzati e si trova in una situazione di grande degrado.

La stessa degli alberghi Porro e Valentini (che dovrebbero essere acquistati dalla stessa Terme Italia ndr), oggetto delle attenzioni dei soliti ignoti, e del parco circostante in stato di degrado. A poca distanza sorgono l’ex Casa del Bambino e Villa Termale, di proprietà dell’ex azienda termale, ormai coperte dalle erbacce ed oggetto di un intervento pochi giorni fa sulla Gazzetta da parte della lista civica SiAmo Salso proprio sul loro degrado.

Spostandosi verso Tabiano, è chiuso da anni anche il Poggio Diana, complesso dedicato a Diana cacciatrice, inaugurato nel 1929 composto da una struttura ospitante un locale da ballo, una piscina, campi da tennis e da bocce e un tiro a segno: famose sono state le gare di tiro al piccione, mentre negli anni vi si sono svolti il Premio regia televisiva di Daniele Piombi, serate di selezione di Miss Italia e di svago organizzate da Radio Montekanate e da altre associazioni salsesi.

Ora in tutta l’area, chiusa da anni, regna il più completo degrado.

Infine, porte serrate e incuria anche al Grande Albergo Astro di Tabiano: costruito con il nome di «Santa Franca» nella seconda metà degli anni Settanta, dagli inizi degli anni Ottanta ha cambiato diversi proprietari e gestori, oltre che nome fino all’attuale Grande Albergo Astro, diventando per diverso tempo anche un punto di riferimento della Fininvest: nei primi anni Duemila ha ospitato le concorrenti e lo staff di Miss Italia.

r.c.

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