Rinaldo Groppi, la generosità di un uomo dai solidi valori

Non è certamente un caso che le persone che hanno origini contadine abbiano assorbito e testimoniato nella loro vita, anche se non hanno proseguito il lavoro dei campi, quella cultura e quei valori intramontabili e irrinunciabili, tipici della gente di campagna, che si rifanno al lavoro, alla famiglia ed al rispetto verso gli altri. Rinaldo Groppi, prematuramente scomparso dopo breve malattia all’età di 64 anni, era nato a Traversetolo e apparteneva proprio ad una famiglia di agricoltori di Montechiarugolo.

Dopo avere frequentato le scuole ad indirizzo tecnico presso l’Istituto del Sacro Cuore di Traversetolo, si iscrisse all’Università frequentando la facoltà di giurisprudenza. Attualmente era l’agente generale della compagnia assicurativa «Axa Gia. Car» dov’era benvoluto dai tantissimi clienti ma anche dai collaboratori che lo stimavano, non solo per le sue eccelse doti professionali, ma, soprattutto, per quel modo di porsi sempre garbato e positivo.

Era un generoso, Rinaldo, un altruista, una persona davvero buona nel senso più autentico della parola. A chiunque gli chiedesse un favore si adoperava con entusiasmo e spontaneità coniugando sino in fondo quel sacro valore dell’amicizia fraterna che lo ha sempre caratterizzato e al quale credeva tantissimo. Professionista serio e preparato lascia un profondo vuoto nella sua agenzia. Significative le parole commosse dei suoi più stretti collaboratori: Sara, Fede, Paola, Alessia, Gaia, Francesca, Eva, Barbara, Cristina, Giorgia e Mario «è stato la nostra guida in questo lungo ed impegnativo cammino insieme, affrontato sempre con la volontà e la tenacia di arrivare alla meta, qualità contraddistinte per tutta la vita e grazie alle quali è riuscito a costruire una realtà solida e ammirevole sotto tutti i punti di vista. Faremo tesoro di tutti gli insegnamenti professionali e di vita che ci ha lasciato».

Amava la sua terra, il poter fare qualche lavoretto in campagna dove ha risieduto, come pure amava la compagnia delle persone. Era un grande lettore, ma anche un appassionato della buona tavola tradizionale.

Il suo grande - vero amore - era la famiglia: la compagna Maria Stella e gli adorati figli Maria Carlotta e Giacomo, i suoi tesori. Era anche legatissimo ai fratelli Graziano, Luigi, Valeria con i quali era molto unito nel ricordo del fratello Enrico scomparso sei mesi fa. Il rito funebre si svolgerà domani alle 10.30 nella chiesa di Montechiarugolo indi al cimitero di Traversetolo.

Lorenzo Sartorio