PARMA
Un piano B per il pianeta, ma anche per il business. Prendere un impegno concreto per l’ambiente e per la comunità: è questo l’obiettivo che ha portato Ats 2000, azienda di Parma, da oltre 40 anni leader nel settore dell’impiantistica civile ed industriale, a lavorare per ottenere la certificazione B Corp, come prima azienda italiana della sua tipologia.
Nata a Wayne, in Pennsylvania, nel 2006 grazie alle linee guida della commissione internazionale no - profit B Lab, quella «b» si legge come benefit: oggi è un onore e un onere per chi decide di improntare la sua attività a questo manifesto di intenti. «Lavoriamo per creare un saldo positivo per il territorio e per le persone», spiega Giorgio Pappani, fondatore e ceo di Ats 2000.
Dopo due anni di confronto con B Lab, tre mesi fa è arrivato il riconoscimento che stasera, dalle 20,15, sarà celebrato con un incontro ed un concerto della Filarmonica Toscanini al parco Ex Eridania.
«Accanto a colossi del made in Italy, siamo i primi nel Belpaese per la nostra tipologia: alcune realtà B Corp si sono specializzate nel fotovoltaico. Noi continuiamo a definirci impiantisti at large perché gestiamo l’intera filiera. La certificazione B Corp è stata un’evoluzione naturale per Ats 2000, ma anche un’opportunità di fare rete fra realtà che condividono la stessa visione sul lavoro», spiega Pappani.
La nuova B Corp di via Mantova entra così nella famiglia delle 7500 realtà certificate in 92 Paesi e con oltre 150 tipologie differenti: il 2022 ha regalato all’Europa 471 realtà nuove. In Italia, con un boom del + 63%, sono 231 le B Corp accreditate. Nel Parmense parlano già la «lingua B» brand come Davines e Chiesi Farmaceutici - fra i pionieri di questo new deal - ma anche Cavalieri & Amoretti, per citarne alcune.
Con un ciclo produttivo che si basa su energie rinnovabili e un processo plastic free, Ats 2000 ha ottenuto la B Corp anche per alcune best practice sulle risorse umane: «Dalle condizioni economiche degli stage a quelle che garantistico benefit nelle diarie e nella busta paga», spiega Pappani. La certificazione, infatti, premia anche il valore sociale dell’impresa: «Lo chiamano “capitale umano”, ma per me i collaboratori sono persone».
Con circa 50 collaboratori, Ats 2000 guarda al futuro: «Stiamo perfezionando una serie di sistemi elettronici di efficientamento delle grandi reti di distribuzioni: è una sorta di brevetto anche se non lo depositeremo, ma ci permetterà di intervenire sulle reti elettriche anche estere dove la dispersione ed il calo di tensione sono alla base di scarse prestazioni nell’erogazione dei servizi». Il sogno? «Ci piacerebbe, anche se ancora non ce ne occupiamo, fornire soluzioni elettriche ed elettroniche per implementare lo sviluppo dell’idrogeno come fonte alternativa al combustibile fossile». Mettendo al servizio del Paese un know-how tutto made in Parma.
r.eco.
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