CARABINIERI FORESTALI
E con i primi spari arrivano anche le prime multe. Nove cacciatori sono stati infatti multati perché cacciavano troppo vicino alle case e perché sul tesserino non avevano segnato né il giorno né le prede.
«E quello del rispetto delle distanze è un problema serio - dice il comandante dei carabinieri forestali Pier Luigi Fedele -: purtroppo riceviamo tante chiamate dai cittadini che si lamentano della vicinanza di cacciatori alle proprie abitazioni. Per cui l'osservanza della legge che stabilisce le distanze da mantenere rispetto a strade, case e agricoltori al lavoro è fondamentale».
Con l’inizio della stagione venatoria, i carabinieri forestali della provincia di Parma hanno infatti pianificato una serie di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione degli illeciti venatori. Intensi sono i controlli di pattugliamento e perlustrazione in quelle porzioni di territorio contraddistinte da un elevato valore naturalistico come aree protette e zone umide. E in tutta la provincia esistono ben 10 stazioni dei carabinieri.
Dalla Bassa all'Appenino, nelle prime giornate sono stati controllati 126 cacciatori e 24 veicoli. I militari sono stati principalmente impegnati nel visionare le licenze di porto d’armi, il munizionamento in possesso dei cacciatori, il numero degli animali abbattuti e la corretta annotazione sul tesserino venatorio regionale. I carabinieri hanno eseguito anche verifiche sul benessere animale in relazione ai cani impiegati nelle battute di caccia e inoltre è stato verificato il rispetto dei divieti legati alla circolazione dei fuoristrada. Nove per l'appunto i cacciatori multati, per un ammontare complessivo di oltre 1500 euro di sanzioni amministrative. «Un servizio, quello dei controlli, molto importante anche per tutelare le specie con uno status problematico - continua il comandante Fedele -. Oltre al fatto che ogni cacciatore ha il dovere di segnare sul tesserino sia le giornate di caccia e sia il numero delle prede, per non superare il tetto massimo stabilito per ogni tipo di preda». I controlli rappresentano un compito specifico della specialità forestale dell’Arma e continueranno per tutta la durata della stagione venatoria.
Mara Varoli
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