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Alessia Gennari «chiama» la Nazionale: «Per la maglia azzurra ci sono sempre. E a Conegliano possiamo ripeterci»

Alessia Gennari «chiama» la Nazionale: «Per la maglia azzurra ci sono sempre. E a Conegliano possiamo ripeterci»

di Vittorio Rotolo

14 Ottobre 2023, 03:01

Alessia Gennari: lo scorso anno a Conegliano ha vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa, oltre a un Mondiale per club. L'obiettivo non può che essere, allora, quello di confermarsi.

«Puntiamo ad una stagione di altissimo livello. Rispetto a quella passata abbiamo cambiato poco e chi è arrivato ha contribuito ad elevare la qualità del roster. Certo, vogliamo ripeterci».

Che idea si è fatta delle vostre rivali?

«Tra gli addetti ai lavori si dice che stavolta non siamo noi le favorite, bensì Milano. Si vede che ci toccherà rincorrere».

Questo contribuisce ad allentare la pressione, in voi?

«Conegliano, per come l'ho vissuta io, è sempre stata abituata a presentarsi come la squadra da battere. È una pressione che l'ambiente mastica da alcuni anni e che ha saputo gestire. Di partite perse, i nostri tifosi ne hanno viste pochissime. Bisogna trovare e mantenere il giusto equilibrio, partendo dal presupposto che noi partiamo per vincere: su questo non ci sono discussioni».

Torniamo alle principali concorrenti nella corsa scudetto: quali, secondo lei, le più accreditate?

«Sicuramente Milano, che nell'ultima finale ci aveva già messo in difficoltà. L'arrivo di Egonu ha innalzato in maniera esponenziale il valore di questa squadra: Paola è una giocatrice in grado di spostare gli equilibri. Milano ha quattro bande di altissimo profilo, una batteria di centrali fortissima, un libero che è tra le migliori al mondo in questo fondamentale. Sulla carta è la squadra con meno punti deboli. Ma attenzione a Scandicci: la vedo molto bene».

In generale, quindi, sarà un campionato ancora più avvincente?

«Non è un caso che quello italiano sia un torneo che, per i valori espressi, vanta già grandissimo prestigio e considerazione a livello mondiale. Le squadre di vertice si sono rinforzate tanto. Questo, dall'altro lato, accentua il divario tra le cosiddette big e tutte le altre».

Stasera sarete impegnate a Cuneo: Gennari contro Enweonwu, praticamente un derby in salsa parmigiana.

«Sono felice di ritrovare Terry e, ancor di più, di rivederla in campo. Ci eravamo incrociate l'anno scorso nella prima tappa di Vnl, in Turchia, e poi a Chiavenna: abbiamo fatto collegiali e amichevoli. A lei mi sento vicina per quello che ha patito, tra infortuni e lunghi recuperi».

Un dolore che lei stessa ha vissuto sulla sua pelle.

«Esattamente. Mi sono rotta il crociato a 16 anni e non è stato per niente facile. Ricordo bene il primo infortunio serio occorso a Terry: lei giocava nel Club Italia, io a Busto Arsizio. Malgrado non la conoscessi, quella volta sentii il bisogno di chiamarla per dirle qualche parola di conforto: l'infortunio è un'esperienza devastante. Poi Terry si è rifatta male durante i Giochi del Mediterraneo: era in forma, stava giocando con continuità. Mi è dispiaciuto. Ora mi auguro che abbia finalmente chiuso i conti con la sfortuna».

Alessia, lei è stata tra le protagoniste dei successi più recenti di una Nazionale italiana che ora, invece, vive un periodo difficile, culminato nell'addio a Mazzanti.

«Un epilogo prevedibile alla luce dei mancati risultati dell'estate, ma che non cancella quanto di buono Davide ha fatto in questi anni. A livello personale mi dispiace, ma credo che avesse perso la guida della squadra».

Bisogna voltare subito pagina: le Olimpiadi si avvicinano.

«Cambiare a così poca distanza dalle Olimpiadi è sicuramente rischioso, ma era necessario. Veder perdere questa squadra è un peccato: ci sono infatti giocatrici di esperienza e giovani che stanno crescendo, il mix ideale».

Ci pensa sempre alla maglia azzurra?

«Dopo aver parlato col c.t., in estate, le confesso che questo pensiero lo avevo un po' messo da parte. Ero rammaricata, perché avevo vissuto due anni di lavoro intensi. La mia disponibilità era totale: sentivo di poter dare qualcosa. E lo sento ancora adesso. All'inizio ne ho sofferto, ma poi questa mancata convocazione l'ho metabolizzata. Ho trascorso un'estate serena, supportando a distanza le mie compagne e amiche: con loro sono rimasta sempre in contatto».

Certo che una giocatrice della sua esperienza e della sua qualità potrebbe ancora far comodo alla Nazionale.

«Sono consapevole del fatto che mi restino pochi anni di carriera. E, proprio per questo, ritengo che il nuovo ciclo azzurro debba trarre linfa soprattutto dalle giovani di talento e prospettiva. Però, ribadisco: fisicamente sto bene e ho ancora voglia di giocare al massimo. Quindi...».

Vittorio Rotolo


L'identikit
Alessia Gennari, classe 1991, in carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Casalmaggiore (vincendo lo scudetto nella stagione 2014-15), Bergamo (una Coppa Italia, 2015-16), Busto Arsizio (una Coppa Cev, 2018-19) e Monza. Questa è la sua seconda stagione con la Imoco Conegliano, dove ha già vinto scudetto, Coppa Italia, Supercoppa e Mondiale per club. Con la Nazionale azzurra, invece, la schiacciatrice parmigiana ha centrato l'Europeo 2021 e la Vnl 2022, oltre ad un bronzo mondiale.

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