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SACERDOTE

Sorbolo, la Cassazione respinge il ricorso: don Reverberi rischia l'estradizione

Sorbolo, la Cassazione respinge il ricorso: don Reverberi rischia l'estradizione

16 Ottobre 2023, 03:01

Spetta ora al guardasigilli Carlo Nordio decidere sul futuro del prete italo-argentino della diocesi di Parma Franco Reverberi, attualmente 86enne e residente a Sorbolo.

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Il ministro della Giustizia ha preso atto, infatti, del respingimento da parte della corte di Cassazione del ricorso promosso lo scorso luglio dalla difesa del sacerdote contro l’estrazione in Argentina. Una pronuncia che arrivava a seguito alla decisione della corte di Appello di Bologna, il cui team di medici giudiziari aveva ritenuto che don Reverberi sia in grado di affrontare un viaggio aereo di oltre 16 ore per Buenos Aires, dove dovrà comparire a processo, nonostante la grave malattia che lo affligge da qualche anno.

La decisione di Nordio dovrà essere assunta entro 45 giorni, una volta recepito il provvedimento, per disporre la consegna del sacerdote alle autorità argentine. In caso di decisione positiva, don Franco Reverberi verrà estradato entro la fine dell’anno. Il presbitero è accusato di crimini contro l’umanità che avrebbe commesso durante la dittatura del generale Jorge Jose Videla. Reverberi, che si è sempre dichiarato innocente, è nato a Sorbolo e si è trasferito con la famiglia in Argentina in giovane età. Era cappellano ausiliare dell’VIII squadra di esplorazione alpina di San Rafael, a Mendoza: è stato indagato per atti commessi nel Centro di detenzione clandestina noto come «La Departamental» oltre 40 anni fa. Secondo le testimonianze del processo tenuto in Argentina, il parroco avrebbe assistito alle torture con la divisa da cappellano e la Bibbia in mano, cercando di convincere i prigionieri a collaborare. Avrebbe partecipato - sempre secondo l’accusa - a rapimenti e torture, fra questi anche ai danni di José Béron, un militante peronista finito fra i «desaparecidos» nel 1976. Don Franco è però stato nominato cappellano militare all’età di 22 anni, nel 1980 tanto che non sarebbe potuto accadere quanto descritto dall’accusa. Un caso che fin da subito ha attratto le attenzioni della stampa locale, e soprattutto nazionale: è dello scorso agosto, infatti, l’ultima visita di una troupe Rai proprio a Sorbolo per fare luce sulla vicenda. Una questione e un’attenzione mediatica di cui parte della comunità, però, che bene conosce don Franco Reverberi, è stanca. «I cittadini – ha commentato il sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari – sono rimasti molto scossi dalla notizia. Molti sono increduli rispetto alle accuse, che sono molto forti. Ho fiducia nella giustizia e tutti attenderemo che faccia il suo corso. Don Franco Reverberi non è certo giovane, sono umanamente dispiaciuto per la persona».

Ora la difesa potrà appellarsi anche alla Corte internazionale di giustizia, e non è escluso nemmeno che la pena possa commutarsi in pecuniaria e che nei prossimi mesi avverrà un incontro formale tra il segretario dello stato del Vaticano Pietro Parolin e il ministro della Giustizia Nordio.

Christian Marchi

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