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L'intervista

Il questore: «La Polizia raddoppia le pattuglie»

Il questore: «La Polizia raddoppia le pattuglie»

di Michele Ceparano

27 Ottobre 2023, 03:01

Controlli del territorio: la polizia di Stato innalza il sistema della sicurezza e raddoppia gli sforzi. La città viene, infatti, sorvegliata dagli uomini di borgo della Posta h24 non più con due Volanti per fascia oraria (mattino, pomeriggio, sera e notte) ma con quattro. Per un totale giornaliero di sedici equipaggi. Il nuovo corso lo illustra il questore di Parma, Maurizio Di Domenico. Un impegno gravoso quello dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che è reso possibile anche dall'innesto, da agosto, di undici agenti in più. «Siamo, come polizia di Stato, soddisfatti del lavoro che stiamo facendo» spiega il questore che è arrivato nella nostra città a maggio e che coglie, dunque, l'occasione anche per fare un primo bilancio. I numeri che fornisce sono piuttosto eloquenti.

Una lunga estate calda
Non solo su quello del meteo, ma soprattutto sul fronte della microcriminalità, quella appena passata è stata davvero, scomodando il celebre film con Paul Newman, una «lunga estate calda». Ci si riferisce al capitolo spaccate ai danni di bar, ristoranti e negozi cittadini. La situazione stava infatti prendendo una piega davvero preoccupante. In particolare, erano una ragazza (detta romanzescamente Bonnie) e i suoi complici (soprannominati Clyde) a terrorizzare i commercianti. La loro «carriera» è stata però stroncata da carabinieri e polizia. Così, sgominata la banda, anche le «spaccate» si sono quasi azzerate. Il potenziamento dei controlli porta sempre risultati.

Arresti e denunce
«Nei mesi di settembre e ottobre - prosegue - gli arresti sono stati 32 e le persone denunciate 132, per episodi che vanno principalmente dai reati contro il patrimonio alle rapine e rapine improprie». Cita l'esempio della rapina avvenuta dopo la metà di settembre in un ristorante dell'Oltretorrente che aveva portato all'immediato arresto di un uomo, bloccato dagli agenti delle Volanti con il taser, lo strumento a impulsi elettrici in dotazione alle forze dell'ordine. «In quel caso erano intervenute appunto quattro pattuglie delle Volanti» puntualizza. Ma non solo, ricorda, tra gli altri, anche gli arresti effettuati dalla Squadra mobile. A settembre e ottobre il questore ha inoltre firmato 36 avvisi orali a pregiudicati per furti, rapine, droga e resistenza pubblico ufficiale, 25 fogli di via obbligatori, tre ammonimenti per stalking e maltrattamenti familiari e tre Daspo per reati contro il patrimonio. Sul fronte dell'ordine pubblico, grande impegno è stato profuso nel derby di calcio Parma-Reggiana del 2 settembre scorso. «Una prova superata brillantemente - dichiara -, confermata dal fatto che le due tifoserie rivali non sono mai venute a contatto». Ora, in piena crisi mediorientale, le «antenne» di borgo della Posta sono sintonizzate anche sulle manifestazioni, per vigilare che tutto avvenga sempre nel solco delle regole democratiche. Insieme a tutto questo, i «pattuglioni» organizzati cinque volte alla settimana, anche con i carabinieri, e i controlli negli esercizi pubblici ed etnici insieme alla polizia locale.

L'importanza di ascoltare
«Perché la polizia c'è sempre, e questo non è solo un motto - aggiunge Di Domenico -. È importante che il cittadino si rivolga alle forze dell'ordine. Noi siamo qui per ascoltarli. Chiamateci sempre - è l'appello - perché interventi e sopralluoghi, per visionare eventuali immagini di videosorveglianza o raccogliere le impronte, sono momenti fondamentali per risolvere i casi».

Racconta che spesso riceve i residenti di varie zone della città perché «parlare con gli abitanti serve a rendersi conto “dal vivo” di quello che accade». Incontri proficui per i cittadini e per le forze dell'ordine stesse che «continueremo a fare. La nostra porta è sempre aperta».

Un altro tema molto sentito sul piano della sicurezza è quello legato alle cosiddette baby gang. Un fenomeno che «va circoscritto. Infatti, noi ogni volta che localizziamo giovani che possono essere ricondotti a questo ambito, li identifichiamo per capire se al sabato pomeriggio vengono in centro per divertirsi oppure per fare altro».

Difendersi con la tecnologia
Bullismo e rapine sono i reati più tristemente connessi all'universo baby gang. Ma le vittime, quasi sempre coetanee, possono usare anche la tecnologia per denunciare e difendersi. «Esistono applicazioni - spiega il questore - come Youpol, in cui si possono inviare segnalazioni in tempo reale alla polizia di Stato». Perché, ripete, «la sinergia con i cittadini è fondamentale».

Gli abitanti, specie i più fragili, dal canto loro, apprezzano molto le divise nei loro quartieri. È un deterrente e comunica sicurezza. È anche per questo motivo che i servizi straordinari, anche in questi ultimi tempi, sono stati intensificati nelle zone cosiddette sensibili di Parma come il centro, la stazione, San Leonardo e Oltretorrente, oltre che nei parchi e nelle periferie. Non solo, il questore ricorda come la presenza della polizia sia costante anche nelle scuole superiori con servizi in borghese e in divisa per combattere reati come bullismo e spaccio di droga. «Anche di recente - conferma -, su segnalazione di alcuni genitori, siamo stati presenti. Il monitoraggio degli istituti è importante per verificare e scoprire se avvengono episodi su cui intervenire».

Lotta allo spaccio
La polizia è sempre in trincea anche nella lotta allo spaccio come conferma l'ultimo, in ordine di tempo, arresto, in via Traversetolo, di un 63enne straniero che, oltre all'eroina, teneva a bordo di un furgone anche un bilancino di precisione per pesare lo stupefacente. Già, l'eroina. Ogni volta che sale alla ribalta della cronaca, ci si chiede se questa droga sia tornata. «In realtà non se n'è mai andata - risponde il questore -. Cocaina ed eroina, rispetto al passato, costano poco e questo aumenta i rischi». Da tempo la polizia deve fare i conti con le carenze di organico ma il questore rassicura: «Eventuale personale che arriverà sarà destinato alla prevenzione e repressione dei reati».

Sulla strada
Dopo cinque mesi nella nostra città, Di Domenico si è fatto un'idea ben precisa: «Parma è una magnifica città con tante eccellenze. Ma accanto a tutta questa bellezza, c'è anche povertà e disperazione come ben sa, ad esempio, chi passa dal ponte Nord. L'auspicio è che la società sappia integrare chi vuole cogliere questa possibilità. Noi, come polizia, continueremo a stare sulla strada».

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