PIAZZALE ALLENDE
Arrivano al punto di ascolto di «Scacco alla truffa» preoccupati, con in mano faldoni di documenti. C’è chi è stato truffato online, chi sulla porta di casa, chi per strada. «La truffa può accadere ovunque e a chiunque – spiega Ventura Del Castillo, presidente Ancescao Parma Centro -. L’importante è non colpevolizzarsi, chiamare le Forze dell’ordine e denunciare».
Da qualche tempo, per un ulteriore supporto, ci si può rivolgere anche al nuovo sportello del progetto «Scacco alla truffa», che si trova in piazzale Allende 1 (per info scaccoallatruffa@ancescaoparma.it o cel. 3755915491). Promosso dal Comune con la collaborazione delle associazioni Ancescao, Federconsumatori e Confconsumatori, che si alternano per fornire consulenza legale gratuita a tutte le persone che hanno bisogno di informazioni e supporto in caso di truffe (ogni secondo e quarto venerdì del mese dalle 9,30 alle 11,30).
Frequentissime le truffe online. Come quella che ha «spiazzato» Navin Kamal Mali. Scelta l’assicurazione per l’auto su un famoso sito di comparazioni di prezzo, arriva la richiesta del pagamento e del contratto (dettagliatissimo, con tanto di timbro, firme, nome di una vera azienda assicurativa e addirittura «un imperdibile sconto»). Ecco, però, dopo qualche mese, la spiacevole sorpresa: la polizza era finta e l’auto senza copertura assicurativa. «Mi è arrivata una multa a casa, controllando ho visto che mi era stata data perché la macchina risultava essere senza assicurazione - racconta all’avvocato Mara Menatti e alla «Gazzetta» -. Mi sono mobilitato, ho contattato le Forze dell’ordine, sono state denunciate tre persone». Qualche giorno fa, però, ecco ancora il problema riproporsi nonostante le denunce, e le multe arrivano raddoppiate. «Mi sono rivolto allo sportello grazie all’aiuto della presidente Ventura - spiega Navin Kamal -, spero davvero di riuscire a porre fine a questo incubo».
In fila, dopo di lui, c’è una signora che tiene stretta a sé una carpetta verde piena di documenti. Sono le «prove», come le chiama lei, della truffa. «Ho venduto la mia casa di Piacenza a una famiglia - racconta -. Io e mio figlio ci siamo fidati, ci hanno detto che avrebbero fatto loro le volture delle utenze ma non sono mai state fatte. Ho pagato tutto quello che c’era da pagare - prosegue -, ma adesso voglio indietro i miei soldi: sono stata ingannata». Allo sportello, è un continuo viavai di persone (per questo, si cercano volontari per aumentare i giorni di apertura). «Non bisogna vergognarsi - conclude la Del Castillo -: è importante chiedere subito aiuto».
Anna Pinazzi
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