Chiesa di via Anna Frank
Si poteva quasi sentire il rumore delle onde infrangersi lungo l’arida costa del Pacifico, ieri, alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, in via Anna Frank. Da lì, infatti, è partita la processione del «Señor de los milagros», animata da una cinquantina di persone in abiti tipici peruviani e da una banda musicale. Si tratta di una celebrazione che, ogni mese di ottobre, viene festeggiata nella capitale del Perù, Lima. Un corteo religioso parte dal monastero de Las Nazarenas e attraversa la città, fino alla cattedrale.
Le diverse comunità peruviane sparse nel mondo fanno rivivere questa ricorrenza nelle città dove risiedono ed è vista come una grande occasione per respirare per un giorno l’atmosfera della patria lontana. «Secondo la tradizione - ha spiegato Ruben La Torre, uno degli organizzatori della processione nella nostra città, -, il 13 novembre 1655 un terremoto devastò Lima e dalle macerie di una chiesa emerse intatto il fragile muro sul quale si trovava dipinto un Gesù crocefisso».
Si trattava del «Cristo de los Milagros» (Cristo dei miracoli), dipinto intorno al 1500 da una confraternita di Angolani che si era stabilita nella capitale peruviana. «Dopo quell’evento - ha continuato Angel Broncano, un altro degli organizzatori della processione - la devozione per il Cristo dei miracoli è diventata la festa religiosa più importante del Paese e viene celebrata in tutto il mondo nel mese di ottobre».
La processione, partita dalla Chiesa di San Giovanni Battista e dipanatasi lungo le vie del quartiere, ha visto la partecipazione anche del vescovo di Parma, Enrico Solmi. Tra i partecipanti c’era chi, come Angelo, originario del Perù e stabilitosi a Parma dal 2021, ha raccontato di avere un forte legame con questa celebrazione. «Dopo un incidente in scooter il dottore mi aveva detto che avrei ripreso a camminare dopo un anno - ha raccontato -. La mia mamma era molto devota a questa figura religiosa, quindi sono andato a Lima a pregare di fronte all’icona del Cristo dei miracoli e da un giorno all’altro il dolore è sparito».
«Mi sono trasferito dal Perù a Firenze e sono qui a Parma per motivi di lavoro - ha raccontato Daniel Huayna - e, dal momento che mi trovavo qui in occasione della festa, ho deciso di partecipare. Per noi peruviani rappresenta un momento di devozione molto importante».
Andrea Grassi
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