Lutto
Renzo Grazioli se n’è andato all’improvviso a 79 anni lasciando sconcertati i tanti amici e conoscenti, oltre coloro che lo avevano incrociato e salutato in bicicletta il giorno prima della sua dipartita.
Nocetano vero, ha trascorso l’infanzia tra i tuffi nel «Cogollo» e le scorribande in «Piazzetta», giocando a perdifiato dalla mattina fino a quando il sole scompariva dietro l’acquedotto. «Si giocava a “delibero” e passavamo le giornate uggiose sotto i portici a programmare i giri che avremmo fatto col bel tempo – ricorda Ninetto Campanini, amico di una vita e colonna portante del coro locale –. Ci conoscevamo fin dai tempi dell’asilo e lo incontravo praticamente ogni giorno. Ci raccontavamo i bei momenti trascorsi insieme e per programmare ritrovi con i vecchi amici».
Di professione perito chimico, per anni impiegato in un’azienda di Fornovo, Grazioli è sempre stato molto attivo nella vita di paese. Tante le sue passioni: ha vestito con orgoglio, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, la maglia del Noceto Calcio ricoprendo il ruolo di libero e a volte di terzino, prima di passare al Combi Salso. Nel 2008 si era impegnato a celebrare i 95 anni della società calcistica locale attraverso l’organizzazione di una grande cena di gala con l’intento di ritrovare i compagni di squadra di una volta e rivivere le emozioni mai sopite sull’erba del «Menoni».
Nel corso degli anni ha scritto due libri dal titolo «Antiche Origini», volume uno e due: un inno alla sua Noceto, ai personaggi che l’hanno popolata, alla sua famiglia più che una vera esperienza letteraria. Di carattere gioviale e affabile, tra le sue qualità c’erano la generosità e la capacità di tessere le trame di un discorso in pochi attimi; il tempo di incrociarlo in bicicletta e vederlo scomparire tra via dei Mille, via Bixio o via Crema. È stato un «lupetto», un grande organizzatore di viaggi in compagnia ed è stato attivo volontario al cinema San Martino: anche in questo contesto aveva sempre una parola d’affetto per i bambini che entravano in sala prima della proiezione di un cartone animato. Amava anche giocare a ping pong, era la gara che prediligeva nelle sfide tra le contrade Biagio e Martin e, per molti anni, ha organizzato un torneo in ricordo degli amici Marco Boccacci e Lodovico Solimei: si svolgeva a Roccalanzona, frazione neutra, proprio per evitare favoritismi e smorzare l’intramontabile spirito competitivo dei «pellerossa» nocetani. Ha partecipato anche alle tournée dei Cantori del Mattino, il coro di Noceto per eccellenza, ed è proprio in una di queste occasioni, in Spagna, che conobbe la sua futura moglie Rosanna Zolesi, andatasene troppo presto.
Lascia i figli Ivo e Riccardo, le sorelle Giovanna e Marina. I funerali si svolgeranno oggi partendo dall’ospedale di Vaio a Fidenza alle 10,30 per raggiungere la chiesa di Noceto alle 11.
Pietro Furlotti
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata