Consiglio comunale
«Eh no signor sindaco non deve sorprendersi della minoranza ma degli assenti della maggioranza»: questa è la sintesi, a titolo personale, di Stefano Compiani (già candidato sindaco della lista civica SiAmo Salso) a commento di quanto accaduto in consiglio comunale, saltato per mancanza di numero legale e riconvocato venerdì 3 novembre.
«Premesso che possono risultare assenti due membri della maggioranza senza mettere a rischio il numero legale, l’altra sera ne mancavano 4 di cui 2 componenti della lista del sindaco e una di queste passeggiava tranquillamente in piazza Libertà alle 18,25. Diciamo la verità: l’ultimo punto all’Odg (di carattere urbanistico) mette imbarazzo ad alcuni membri della maggioranza che, dopo aver manifestato la volontà di votare contro, hanno preferito risultare assenti; quindi il comportamento “tatticamente politico” della minoranza nell’abbandonare l’aula ha l’unico obiettivo di permettere agli “assenti giustificati” di essere presenti venerdì (è possibile anche il collegamento da remoto) e manifestare in maniera trasparente il loro parere sui punti all’odg».
«Da sempre è la maggioranza che deve appoggiare la Giunta e non la minoranza, quindi a 5 mesi dall’elezione probabilmente è necessario un’analisi critica nella coalizione che appoggia il sindaco - aggiunge -. Cosa avremmo dovuto fare? Restare in aula, garantire il numero legale e favorire il passaggio delle delibere per 7 voti a 6 e magari chiudere in parità la votazione dell’ultimo punto quando un membro della maggioranza avrebbe avuto l’obbligo di uscire per conflitto di interessi? Eh no signor sindaco non funziona così: siete 11 contro 6, non dovreste avere problemi» conclude Compiani.
«Il sindaco 2 giorni dopo le elezioni disse sulla Gazzetta con un messaggio alle opposizioni che era pronto a collaborare. In 5 mesi nonostante alcuni tentativi fatti da alcuni di noi non è stata spesa una parola sui 10 anni precedenti, non c'è stata l’apertura su un solo tema, non una parola né un gesto nonostante da parte nostra qualche apertura di credito anche recente sia arrivata, specie sul tema degli eventi piuttosto che su alcune delibere di consiglio». Il gruppo di opposizione di Alternativa Democratica replica al sindaco Luca Musile Tanzi che ha «accusato» la minoranza di avere fatto saltare il numero legale in consiglio comunale. «Ora cosa si aspetta il sindaco? Che dobbiamo sostenerlo noi? Secondo noi ci vorrebbe apertura ed umiltà su tutti i fronti, parlare di più, solo così si potrebbe tenere insieme il tessuto politico e sociale del paese. Finora è stato fatto il contrario e ci si è appropriati spesso del lavoro fatto da altri senza nemmeno dichiararlo» conclude il gruppo di Alternativa democratica.
r.c.
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