Tizzano
L’estate appena passata aveva tagliato il nastro di una piccola mostra che a Reno raccontava il percorso di disegno in cui aveva accompagnato un gruppo di allieve, dimostrazione della sua instancabile passione ed entusiasmo per l’insegnamento.
È scomparso nei giorni scorsi Franco Alfonsi, classe 1934, ex insegnante di materie artistiche di Parma, profondamente legato al territorio di Tizzano, dove era solito trascorrere il periodo estivo e dove era impegnato nel sociale e in diverse attività.
A Reno era giunto poco più che bambino, nel 1944, sfollato dalla città e quel legame è rimasto intatto nel tempo. Un periodo che nel 2017 aveva raccontato in un libro «1944-1945 Sugli aspri monti ci siam fatti lupi… 335 giorni a Reno», in cui aveva raccolto le memorie da tramandare alle generazioni future.
Dopo la guerra Alfonsi aveva proseguito gli studi, frequentando il Toschi e conseguendo l’abilitazione all’insegnamento. La prima cattedra, appena 20enne, proprio a Tizzano, dove è rimasto per sette anni. Poi il ritorno in città, dove per 31 anni ha insegnato prima all’Albertelli e poi alla Corini.
Nel 1971 il matrimonio con Bianca Freddi, da cui nascono tre figli, e insieme costruiscono la casa a Reno, luogo oggi denso di ricordi e momenti felici di quelle estati trascorse sui monti. Dopo la pensione, tra le tante iniziative in cui era impegnato, il corso estivo di disegno itinerante che dal 2016 ha condotto per i soci del circolo di Reno. Sedia in spalla, foglio e matita alla mano, aveva condotto le allieve alla scoperta della prospettiva e dell’osservazione, immortalando luoghi e scorci del territorio circostante, imparando il sapiente uso matita e del pastello. E la mostra «Impara l’arte e mettila da parte» era stato l’esito di questo lungo percorso. Anche lui, soprattutto negli ultimi anni, si era dato alla pittura, immortalando in una serie di ritratti amici e alpini, una carrellata di immagini che aveva poi messo insieme in una mostra.
«Era una persona attiva e presente – ricorda il capogruppo degli Alpini di Tizzano Giacomo Barili -. Era indispensabile per i ricordi che conservava, per la passione che metteva in ogni cosa, per i valori che incarnava, sempre attivo e impegnato nel sociale e nelle attività del gruppo». «Era il centralista della domenica sera, volontario dal 2006 – ricorda il presidente del Comitato Croce rossa di Tizzano Matteo Capretti, a nome di tutti i volontari -. Era una persona estremamente precisa, disponibile, puntuale. Un esempio per tutti di dedizione».
I funerali si terranno domani, con partenza alle 13.15 dall’ospedale Maggiore per la chiesa di Reno.
Maria Chiara Pezzani
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