Al Regio
La marcia nuziale ha accompagnato lo scenografico ingresso di Katia Follesa dal fondo della platea parmigiana del Teatro Regio, al gran completo, per il dilettevole spettacolo «Ti posso spiegare!».
Sul palcoscenico ad attenderla in frac lo sposo e partner comico Angelo Pisani, pronto a raccontare con la dolce metà le vicende tragicomiche che una coppia affronta durante i preparativi delle nozze.
«Amore mio finalmente io e te nel giorno più bello della nostra vita. Così simili ma così diversi: il giorno e la notte, bianco e nero, Masha e Orso, la pizza e il sushi. Finché la tua morte non mi separerà da te - la promessa matrimoniale della comica abbigliata in bianco con tanto di veletta e bouquet - Ti ricordi amore mio che il cuore mi batteva tremilamillemiglia quando chiamavi sempre oppure salutavi affettuoso? Solo poi ho scoperto di avere la cardiopatia cronica».
Lo sposo: «Ti giuro amore un amore eterno, se non è amore me ne andrò all’inferno…». «Ma quando ci sorprenderà l’inverno, questo amore sarà già un incendio -la pronta risposta della sposa promessa - Ma taci che queste sono le parole della canzone di Ambra, sono bionda ma non sono mica scema».
Un intervallo danzato del vivace corpo di ballo ha permesso il fulmineo cambio d’abito dei protagonisti: abbandonati gli indumenti della cerimonia rituale i due sono ritornati in nero e paillettes. «Prima di entrare nel vivo di questo spettacolo ho deciso di rimettermi proprio in forma come si deve -. l’ironica riflessione di Katia - Ho deciso di seguire una dieta e quando mi chiedono: ma qual e il tuo segreto? Io rispondo “nessun segreto amiche”. Ma stasera voglio ringraziare tutte quelle donne, quelle ragazze, che come me ci sono riuscite: ce l’abbiamo fatta!».
Una serata costruita sulla comicità spontanea di Follesa e Pisani, i quali hanno dialogato col pubblico con originalità, improvvisando magistralmente le risposte agli eventi occorsi in platea. Così come quando all’arrivo di alcuni spettatori ritardatari lo sposo ha esortato dicendo: «No, no, non va bene! Adesso ci tocca rifare tutto da capo! Bravi, perché siete in ritardo? Ahhh, non trovavate parcheggio? Nemmeno io, ma stamattina ho parcheggiato a Piacenza e sono venuto a piedi». Numerosi sketch hanno divertito con pienezza un pubblico sbalordito dall’imprevedibilità di uno show in continuo divenire, dove persino l’errore o la gaffe diventano fonte per inventare e reinventare le fila dell’esecuzione.
Lo spettacolo rientrava nel cartellone della rassegna «Tutti a Teatro», realizzata da Caos e Arci Parma, che prosegue oggi alle 18: Marco Goldin ne «Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato».
Alessandro Frontoni
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