VIABILITA'
Oggi partiranno i lavori per la realizzazione della nuova zona 30 all'interno del quartiere Pablo, nell'area compresa tra via Jenner, via Fleming, via Emilia Ovest (piazzale Caduti del Lavoro) e via Evasio Colli.
La nuova zona 30 sarà delimitata da una serie di ingressi-uscite che saranno posizionate in via Meucci, via Avogadro, via Galilei e via Fermi agli incroci con via Fleming. Le «porte» lungo via Jenner saranno invece posizionate agli incroci con via Colli e piazzale Caduti del Lavoro e qui il progetto del Comune prevede anche, oltre al posizionamento della nuova segnaletica, anche dei dossi.
Come si legge nell'ordinanza di modifica della viabilità, da oggi (lunedì) al 29 dicembre, negli incroci che faranno da confine con la nuova zona 30, sono previsti «restringimenti di carreggiata, destituzione stalli di sosta con contestuale istituzione di divieti di sosta con rimozione forzata ambo i lati, chiusura alla circolazione di tratti di marciapiedi dei tratti di volta in volta interessati». Non solo. «Per il tempo strettamente necessario - si legge ancora nella stessa ordinanza - è prevista l'istituzione di sensi unici alternati regolati da movieri e divieti di circolazione da attuarsi nel raggio di circa 30 metri dalle intersezioni» che faranno da «porte» della nuova zona 30.
Quello nell'area di via Jenner non è altro che uno dei cantieri previsti dall'Amministrazione comunale per estendere la rete delle zone 30 in nuove aree della città e nelle frazioni, tra cui, come già successo nelle scorse settimane, San Leonardo, Cittadella e anche Vicofertile.
Al Pablo, così come in altri quartieri, l'assessorato alla mobilità intende posizionare cartelli, disegnare segnali sull'asfalto e in alcuni casi ridurre la larghezza delle strade per convincere gli automobilisti a togliere il piede dall'acceleratore.
Troppi infatti gli incidenti che coinvolgono, spesso con esiti drammatici, pedoni e ciclisti. Da qui l'idea di proseguire con il progetto zone 30, dopo averlo trasformato in realtà – con un'ordinanza permanente – in tutto il centro storico e in Oltretorrente, ad esclusione dei viali di circonvallazione.
Nelle zone 30 il limite di velocità, come si può intuire, dei veicoli viene ridotto a 30 chilometri orari, introducendo interventi di moderazione del traffico.
Lo scopo di fondo è quello di migliorare la convivenza tra veicoli a motore e utenza debole (ciclisti e pedoni) della strada, ma anche di agevolare la fruizione degli esercizi commerciali di vicinato. Inoltre, visto l’impiego di materiali anche di pregio nelle varie tipologie di intervento, le zone 30 sono viste come una occasione positiva di riqualificazione della zona oggetti dei lavori.
Sull'istituzione delle nuove area a velocità ridotta l'Amministrazione si muove forte dell'intesa con i cittadini. «Durante gli incontri con i residenti dei vari quartieri della città – spiega Gianluca Borghi, assessore alla Mobilità e all'Ambiente – il 90% delle richieste che mi arrivano dalle varie zone di Parma e delle frazioni riguardano proprio questo tema: moderare la velocità delle auto».
Ridurre la velocità nei centri urbani è, a parere dell'assessore, «la misura più efficace per ridurre le vittime della strada, in particolare, ciclisti e pedoni. Parma si è data questo obbiettivo, che stiamo progressivamente perseguendo, in coerenza con il Piano della mobilità, ovviamente escludendo le strade a grande scorrimento. Moderare la velocità salva vite: a 30 chilometri all'ora la possibilità di sopravvivenza per un pedone investito è del 90%, dato che scende al 15% se l'auto viaggia a 50. Le zone 30, come detto, ci sono richieste dai cittadini e non sono strumenti contro gli automobilisti, bensì a favore di tutti gli utenti della strada».
Il Comune di Parma ha introdotto la prima zona 30 nel quartiere Lubiana nell’anno 2010, per poi procedere con il quartiere Molinetto (zona Orzi Baganza) nel 2012. Sono quindi seguite le altre progettazioni in epoca più recente.
Per ora comunque il Comune di Parma ribadisce di non avere intenzione di seguire la filosofia di altre città italiane, Bologna in primis, che hanno deciso di estendere la velocità ridotta a 30 chilometri all'ora in tutto il perimetro urbano. «Facciamo le zone 30 dove serve e dov'è possibile realizzarle» ha più volte sottolineato in passato l'assessore Borghi. Al momento le area a traffico limitato, compresa quella di zona Fleming, coprono circa 5,5 kmq sui 260,8 complessivi del Comune ma si ipotizza un loro futuro ampliamento di ulteriori 11 kmq interessando buona parte delle aree abitate dei quartieri della città.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata