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Il personaggio

Giovanni Allodi: «Il mio basket: alla Luiss studente e giocatore, ho vinto il campionato»

Giovanni Allodi: «Il mio basket: alla Luiss studente e giocatore, ho vinto il campionato»

di Sandro Piovani

07 Novembre 2023, 03:01

Ci sono storie che vanno raccontate, al di la del momento in cui accadono. Come quella di Giovanni Allodi, classe 1994 cestista parmigiano oltre che studente della Luiss. Che, proprio con la Luiss, università romana molto conosciuta, è riuscito, insieme ai suoi compagni di squadra, in una impresa importante: vincere il campionato e guadagnare la promozione in A2, portando la squadra tra i professionisti. Con la particolarità che la squadra della Luiss è tutta formata da studenti che non percepiscono nulla se non l'orgoglio di indossare quella maglia. Sembra quasi il copione di un film «americano» invece è accaduto e tutti (ancora) ne parlano.

Ma partiamo dall'inizio. Cestista vero, di quelli che hanno calcato parquet «emozionanti», con il basket nel sangue. Dalle giovanili della Magik alle giovanili a Reggio Emilia e da lì la carriera da professionista. A Mantova in A2 dove ha vinto il campionato, poi a Ferentino, sempre A2, poi Lignano, Recanati, Latina e a Bergamo (sempre in A2) proprio quando c'era la pandemia. «Con il campionato fermo sono riuscito a laurearmi nella triennale» ci spiega. Era il momento delle scelte. «Ho continuato a giocare a basket, in B e in C ma dopo la magistrale a Parma in Food Quality mi sono iscritto a un master alla Luiss sempre in Food and Wine business. E ho anche giocato a basket con l'università».

Va bene lo studio, va bene il futuro lavorativo (che comunque è una grande passione di Giovanni Allodi), ma quando uno sportivo si impegna nel suo sport preferito, si sa, dà tutto e anche di più.

«In effetti è andata bene, ben oltre le più rosee aspettative. Perché nella passata stagione, con la riformulazione dei campionati, è come se avessimo vinto tre campionati. Nella nostra categoria, la B, era difficilissimo vincere. E noi lo abbiamo fatto contro ogni pronostico. Prima la stagione regolare, poi abbiamo vinto i play-off e quindi la final four dove salivano tre squadre su quattro. Comunque abbiamo vinto tutte e tre le partite». Ma la vera curiosità resta che «eravamo tutti studenti, al di la della prestazione sportiva. Chi triennale, chi magistrale, chi master ma tutti studenti. E, se non sbaglio, la nostra è l'unica squadra dilettantistica a livello europeo a partecipare a un campionato professionistico». Un risultato eccezionale che ha tanti significati. E che impone scelte importanti, anche di vita.

«Alla Luiss ora sono ancora ma solo come studente. A gennaio finirò il master e ora gioco per Fiumicino, formazione di B. Alla quale sarò legato sino a gennaio, poi vedrò col lavoro. La Luiss voleva che giocassi ancora con loro, in A2 ma almeno sino alla fine del campionato. Per me è arrivato il momento delle scelte, voglio pensare anche al lavoro».

In ogni caso Giovanni Allodi ha vissuto una storia unica e lo conferma senza presunzione alcuna, anzi con un pizzico di timidezza che gli fa onore. «Beh, sì. Devo dire che la storia della nostra squadra è stata davvero unica. Una cosa realmente da film, storie uniche. Noi studenti relativamente giovani siamo stati catapultati sotto i riflettori dei media. Non è così usuale per il basket». Una storia da film, un college che gioca contro i professionisti. Una storia da raccontare.

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