Jannick Sinner «racchetta magica» e Laura Margesin fidanzata modella

Mettiamoci in ginocchio, come nuovi fedeli ardenti, davanti alla… racchetta!!! Miracolo !!! Non è più solo la “sfera scuoiata”, “o pallone”, la divinità pagana alla quale rivolgere preghiere votive o promesse di eterna fedeltà, ma è la ben più ossuta e “longilinea” racchetta, quella che con il cambio di una sola consonante, da «R» a «B», diventa bacchetta, come quella “magica” del direttore d’orchestra, con un nuovo e giovanissimo solista a nome Jannick Sinner, 22 anni pieni di gloria freschissima, tanto da farlo diventare uno dei più forti atleti di sempre del tennis, con un posizionamento che ha davvero l’imperio dei fuoriclasse, uno dei 4 più quotati tra i giocatori al mondo.

L’arrivo, o meglio, l’irruzione di Sinner nella galleria delle eccellenze nazionali e il suo farsi largo in una disciplina tra le esistenti la più selettiva, finalmente ci fa ragionare su quanto, oltre ai “calciatori”, ci sia di bello e buono da gustarsi anche in altri campi. Abbiamo avuto un folgorante flirt con il volley, sia maschile che femminile, ci siamo invaghiti del nuoto, sia coi singoli che con le squadre, abbiamo preso una sbandata per il rugby, ma la “tranvata” con l’altoatesino ha più i contorni del nuovo amore che da solo fa piazza pulita dei precedenti amori. Se Djokovic è stato e continua ad essere il “presuntuoso anomalo con le bizze”, se Alcaraz, il ventenne spagnolo, è il più salterino e ginnico tra gli affamati lanciatori della pallina di feltro e Medvedev, alle soglie dei 30 anni, ha forse più bisogno di uno stilista che di un coach (va beh che la madre Russia c’ha le sue spese con lo sperpero sistematico dello zar Putin, ma ‘sto poveraccio di tennista sembra appena uscito dal set della “Battaglia di Stalingrado”), il nostro Jannick è perfetto già cosi! Lucido, freddo (è altoatesino…), temerario anche quando ha il colpo della strega, il rossiccio pel di carota (solo la Pavone all’epoca si guadagnò la paritaria nomea) è pronto all’ingresso nella storia del nostro Paese.

Una vita fin qui vissuta non proprio sotto l’accecante luce dei riflettori del jet set, ora il prode racchettaro sbaraglia anche la più luminosa delle stelline “influencer” del momento per dominare anche il mondo del gossip: la nuova fidanzata, il che lascia presupporre che ce ne sia anche una primigenia, tale Maria Braccini, modella bella sì ma non “strabella” come la nuova fiamma, Laura Margesin, 23enne pure lei, pur ella figlia della terra bolzanina e pare, assai brava anche nel cucire e tessere intorno al suo valoroso fidanzatino, almeno è questo che dicono gli “esperti”, una tela di rapporti commercial-promozionali che porterebbe, il condizionale è d’obbligo, nelle tasche del “forse un giorno marito” qualcosa come 150 milioni sgranati nei prossimi dieci anni. Spiace solo che la Margesin non potrà intonare il super hit «Non sono una signora» della previdente Loredana Bertè che per prima credette alla racchetta magica, fidanzandosi in tempi remoti con Alessandro Panatta e poi impalmando Bjorn Borg, mica tennisti della domenica mattina come noi… a proposito… Buona domenica!

Mauro Coruzzi