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ARTE

San Francesco del Prato, sabato via alle visite «in quota»

San Francesco del Prato, sabato via alle visite «in quota»

di Katia Golini

23 Novembre 2023, 03:01

Stanno tornando alla luce gli azzurri, i carmigli, i verdi smaglianti degli affreschi nell'abside centrale di San Francesco del Prato. Ed è magnifico poterli vedere da vicino. Così come emoziona confrontare le immagini grigie del passato con quelle di oggi, fatte di cornici dorate, archetti intrecciati, decorazioni policrome, figure variopinte. Riemerge l'universo iconografico francescano dal lavoro di restauro in corso nel santuario intitolato al Santo che amava i poveri, fatto di fiori, stelle, putti e immagini sacre. Particolari che saranno visibili da vicino a partire da sabato grazie al programma di visite guidate, voluto dal Comitato per San Francesco del Prato, ogni sabato (si sta pensando di aprire anche la domenica mattina) sulle impalcature montate per i lavori.

Le sorprese iniziano salendo le prime rampe di scale da cui si cominciano a intravvedere le pareti finemente dipinte. La meraviglia raggiunge il culmine all'ultimo piano, a tu per tu con la rappresentazione di Dio Padre circondato dagli angeli e con il bassorilievo del Cristo Redentore, collocato nella chiave di volta. Tutt'intorno un cielo lapislazzuli, costellato di stelle dorate, con tanto di sole, luna e cometa, simbolo della vita eterna.

Un'occasione preziosa, quella di trovarsi in alto, per osservare anche la volta gotica, con i costoloni decorati con elementi floreal-geometrici di grande pregio. E per ricordare come l'intero edificio sia stato più volte nei secoli martoriato da interventi anche sulla muratura esterna - come l'apertura di finestre che hanno distrutto per sempre gli affreschi - e per comprendere gli innesti dei solai che nelle navate laterali ospitavano le celle del carcere.

Un paio di rampe in discesa ed ecco una galleria di personaggi legati alla cultura francescana da Sant'Orsola a Santa Chiara, da San Bonaventura, rappresentato con il cappello cardinalizio e il Vangelo in mano, a Papa Alessandro V, francescano, con gli inconfondibili attributi: tiara, scarpe, abito papale con sotto il saio marrone. Tutti inseriti in edicole dipinte secondo i canoni quattrocenteschi e iniziali abbozzi di prospettiva unicentrica.

«Messa in sicurezza l'intera struttura - spiega Silvia Simeti, restauratrice e storica dell'arte di Arché Restauri, impegnata nel cantiere - si sta procedendo con il restauro degli affreschi. Si sta procedendo con la ripulitura delle superfici dai vari strati di intonaco che coprivano gli affreschi, il consolidamento e la stuccatura dove necessario. Quello che vediamo oggi è un restauro non finito ma che già ci permette di vedere molto di quello che fino a qualche mese fa era coperto. Un'operazione importante come questa richiede studi scientifici sui materiali utilizzati, perciò è stata coinvolta anche l'Università di Parma».

Ancora un paio di rampe verso il basso per ammirare le due lunette cinquecentesche animate di personaggi - tra gli altri Ludovico di Tolosa che abbraccia l'Ordine francescano - realizzate con materiali di qualità, tra cui azzurrite e malachite, che proprio per questo hanno resistito al tempo.

«Il grande intervento di restauro di San Francesco procede - spiega Stefano Andreoli, coordinatore del Comitato per San Francesco del Prato -. Finalmente ora è possibile, così come era successo per la facciata e il suo bellissimo rosone, salire in quota per ammirare gli affreschi dell'abside centrale e “incontrare” i personaggi che la abitano. Partecipare alla visita guidata sarà un'occasione per avvicinarsi anche al contesto storico in cui le opere sono state realizzate e al pensiero francescano che le ha generate. Oltre a questo, i visitatori contribuiranno, con le loro offerte, a sostenere i lavori di restauro iniziati nel 2019, resi possibile dal sostegno di Fondazione Cariparma e dal contributo diretto di sponsor privati e di tantissimi cittadini che hanno sempre dimostrato grande affetto verso questo maestoso luogo sacro».

Da non perdere quindi gli appuntamenti del sabato per salire in quota, viaggiare nella storia e nell'arte del passato. Trovarsi dentro il cielo stellato di San Francesco del Prato, che quasi lo puoi toccare con un dito, è un'emozione da non perdere.

Katia Golini

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