VIA BURLA
E' una emergenza di cui si parla poco. Ma che lascia smarriti. Nel corso dell'anno in corso si sono suicidate in carcere ben 62 persone. E il dato è tragicamente destinato ad aumentare. Lo dimostra l'ultimo episodio che risale alle scorse ore: quello in cui ha perso la vita un 47enne della Costa D'Avorio. L'uomo, recluso, dal 2020 per furti e rapina era passato da San Vittore a Modena e solo lo scorso 31 ottobre era arrivato a Parma dove sarebbe dovuto rimanere fino al 2026.
Da Modena era stato allontanato per motivi di sicurezza e anche a Parma si era reso autore di alcuni lievi episodi di autolesionismo. Secondo il Garante gli operatori penitenziari avevano preso in carico il soggetto sia sotto il profilo sanitario sia penitenziario e nei prossimi giorni sarebbe stata decisa la sua presa in carico da parte dell’Unità locale per la prevenzione dei suicidi. Purtroppo non c'è stato tempo. ma purtroppo l’evento critico si è verificato senza chiari segnali ed in modo imprevisto.
«Questi eventi - prosegue il Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Roberto Cavalieri - interrogano un intero sistema, quello penitenziario, che nonostante tutti gli sforzi messi in campo per sostenere i detenuti si presenta inerme di fronte alla scelta del suicidio. E’ forse giunto il momento di rendere le carceri luoghi in cui l’assistenza sia essa psicologica che di semplice supporto sia erogata in tutte le ore della giornata è proprio nelle ore serali che una sezione penitenziaria entra in un momento di isolamento dal mondo ancora più profondo».
lu.pe.
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