Meena colpita almeno quattro volte. Sempre alla testa

Almeno quattro colpi vibrati alla testa con inaudita violenza con una mazza da cricket. Così ha trovato la morte martedì mattina poco dopo le 9 Meena Kumari, 67enne di origine indiana e madre di quattro figli da anni a Salsomaggiore. Arrestato con l'accusa di aver vibrato i colpi mortali il connazionale marito della donna, Lal Onkar, coetaneo di Meena. Teatro del femminicidio via Trento, laterale del centralissimo viale Matteotti.

La vittima, che viveva con il marito al piano terra dello stabile, non è riuscita a raggiungere l'uscita in tempo, tramortita dai colpi che l'uomo le avrebbe assestato con furia alla testa. Chissà, forse se Meena avesse raggiunto la porta avrebbe potuto salvarsi. Un'ipotesi dolorosa e inutile.

Tutto, comunque, si sarebbe consumato nel giro di pochi terribili secondi. Inutile purtroppo anche il tentativo di Noemi Schiraldi, carabiniera in forza alla Compagnia di Salsomaggiore, in quel momento libera dal servizio, che ha sentito delle urla e, dietro una porta semiaperta, ha visto la donna a terra e il marito che la colpiva.

La militare non ci ha pensato un attimo ed è intervenuta, allontanando l'assalitore ma il suo coraggio non è riuscito a salvare Meena. Poi l'arrivo dell'ambulanza e dei carabinieri, l'arresto del marito e lo sgomento di tutta una comunità per quella vita, l'ennesima, spezzata dalla violenza.

M.Cep.