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Gioco online, bruciati 379 milioni

Gioco online, bruciati 379 milioni

di Pierluigi Dallapina

03 Dicembre 2023, 03:01

Quanto è stato speso in città e provincia per il gioco d'azzardo online nel corso del 2022? A voler indovinare si sbaglia e di sicuro per difetto, nel senso che la cifra reale è più alta. È enorme. L'anno scorso nel Parmense sono stati «bruciati» quasi 373 milioni di euro. Per la precisione, 372.920.519,78 euro. Quasi la metà sono stati spesi dai giocatori della città: 181.230.715,52 euro. Sono cifre «monstre» quelle elencate nelle 30 pagine de «Il libro nero dell'azzardo. Mafie, dipendenze giovani», realizzato da Federconsumatori e Cgil, in collaborazione con la Fondazione Isscon (Istituto studi sul consumo). Il report è stato presentato alla Camera e i numeri non sono stime, bensì dati ufficiali che Federconsumatori Modena è riuscita ad ottenere dall'Agenzia delle accise, dogane e monopoli di Stato. Sia chiaro, si sta parlando di gioco online legale anche se, come dimostra il report, le province a più alta penetrazione malavitosa sono quelle dove si gioca di più. Solo un caso? Federconsumatori sostiene di no.

All'online si affianca il gioco fisico, ad esempio sulle cosiddette «macchinette». Qui i dati divisi per capoluoghi e province non esistono. C'è solo un totale nazionale. Federconsumatori, su questo, è polemica e accusa la lobby delle aziende dell'azzardo: «È riuscita, nel silenzio generale, ad ottenere dal Parlamento nel 2019 l'incomprensibile divieto di diffusione dei dati di dettaglio dell'azzardo fisico in Italia».

Fatta questa premessa, l'associazione ha elaborato delle stime e anche in questo caso le cifre giocate sarebbero immense. Per quanto riguarda il Parmense, nel 2022 sarebbero stati giocati 450 milioni di euro. La città vale poco meno del 50%.

Terra di giocatori

Parma è la quarta provincia in Emilia Romagna per valore complessivo delle giocate online (373 milioni), mentre Bologna è in testa con oltre 1 miliardo. Parma è quarta anche per quanto riguarda la variazione rispetto al 2021, con un +12,9% sul valore delle giocate.

Vizio in crescita

«Sia il gioco fisico che quello online sono in fortissima crescita», premette Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma, passando in rassegna i dati nazionali, con un'attenzione particolare a quelli della città e della provincia.

«Mentre i consumi legati all'energia e all'acquisto di generi alimentari sono in calo, i consumi patologici sono in aumento. Mi riferisco agli psicofarmaci, agli alcolici e anche al gioco d'azzardo, per non parlare del campo delle droghe».

Il Covid ha fatto crescere il gioco online: nel 2022 a livello nazionale sono stati spesi 73 miliardi, raddoppiando i numeri del 2019. «Ma non esiste contrapposizione tra gioco fisico e gioco online. L'offerta si è ampliata enormemente. Qua è l'offerta che genera la domanda e non viceversa».

Attenti alle mafie

«Nei Comuni commissariati per mafia o con un'alta densità mafiosa i dati relativi al gioco online sono altissimi. È molto probabile che il gioco sia usato per riciclare denaro sporco», avverte Ghidini, estremamente critico verso la proliferazione di sale slot e app che invogliano a giocare. Anche se, in questi due casi, si tratta di attività completamente legali. «Noi siamo per una drastica riduzione dell'offerta, perché lo Stato non può reggersi sul gioco d'azzardo».

Valanga di denaro

A livello nazionale, il gioco online e fisico nel 2022 ha raggiunto un valore lordo di 136 miliardi di euro (+ 22,3% rispetto al 2021 e soprattutto +220% rispetto al 2006). Il valore complessivo delle giocate supera il 7% del Pil. Solo il gioco online vale 73 miliardi (+8,8%). Nel 2023 i finanziamenti al servizio sanitario erano 128 miliardi, mentre la spesa alimentare era di 160 miliardi. Tra poco, il gioco varrà più del carrello della spesa.

Pierluigi Dallapina

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