E' la terza razzia in pochi mesi
Il gestore del Circolo Dipendenti Sanità, alla fine, prova a buttarla sul ridere.
«Di arrabbiarmi - dichiara - ormai sono stanco. D'altra parte cosa posso fare in una simile situazione? Tre furti da settembre a oggi toglierebbero la pazienza a chiunque».
Ed è difficile dargli torto, soprattutto facendo scorrere quel video in cui un ladro, l'ennesimo, si avvicina senza fretta, apre una porta del circolo di via Confalonieri Casati, arraffa quello che riesce e se ne va. E il bello è che lo fa con l'assoluta tranquillità di chi sembra stia facendo una passeggiata.
«Siamo stati derubati più volte lo scorso anno, a settembre, a ottobre e l'altra notte - prosegue. - La differenza rispetto alle ultime due volte è che, sperando di difenderci, abbiamo potenziato allarmi e porte spendendo un sacco di soldi. E in effetti il ladro non è riuscito ad entrare nel locale».
No, nel bar vero e proprio no: ma una cella annessa dove sono conservati prodotti alimentari l'ha raggiunta. E infatti non se n'è andato a mani vuote: ha preso un grosso scatolone all'interno del quale c'erano diversi salami, una coppa e altri insaccati e poi si è diretto verso la recinzione oltre la quale, probabilmente, aveva lasciato una bici.
«Lo scatolone l'abbiamo trovato abbandonato, dei salumi nessuna traccia. E grazie all'allarme che è subito scattato sul posto sono arrivati le guardie della vigilanza privata e gli uomini delle volanti della polizia.
Ma dell'autore della razzia non c'era più nessuna traccia.
«L'allarme è partito verso le due e mezza del mattino, le forze dell'ordine sono arrivate nel giro di pochi minuti ma riuscire a rintracciarlo, ovviamente, è molto difficile».
Restano comunque i fotogrammi da cui, è la speranza, si potrebbe forse provare a identificare il responsabile che almeno, rispetto al passato, non ha fatto danni alle strutture. Che spesso sono costate una somma ben maggiore di quella che è stata portata via.
«Nell'ultima razzia, spaccando la porta, aveva anche danneggiato i sensori dell'impianto che, non si sa se per un malfunzionamento o perché manomesso, era scattato ma senza suonare». Quindi era arrivato fino al banco dove era riuscito ad arraffare il fondo cassa di alcune centinaia di euro». Molto peggio era andata all'inizio del 2022 quando qualcuno (in quel caso le telecamere non lo avevano ripreso) era riuscito a portare via otto casse di champagne, liquori e persino i coltelli professionali utilizzati dal gestore per il lavoro in cucina.
«Ecco perché, ormai, non so più come commentare - è l'amara conclusione - l'esasperazione è evidente: cosa devo fare? Trasferirmi qui e tutte le notti aspettare che ritornino per affrontarli?».
Luca Pelagatti
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