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LUTTO

Addio a Angelo Albertini, il maestro del legno

Addio a Angelo Albertini, il maestro del legno

di Lorenzo Sartorio

13 Dicembre 2023, 03:01

Chi ha lavorato tutta la vita a contatto con il legno, sa perfettamente che il legno ha un’anima, ha un suo linguaggio, un suo profumo ed , allora, il falegname, tratta la materia del proprio lavoro con tanta dolcezza , tanta accuratezza, quasi accarezzando le varie assi, una volta piallate e levigate, in attesa di trasformarsi in eleganti mobili. Angelo Albertini, venuto a mancare nei giorni scorsi all’età di 87 anni, faceva parte di questa categoria di artigiani.

Nativo di Vigatto, con la famiglia, si era stabilito nella nostra città quando era giovanissimo. Abitando in borgo delle Colonne, l’infanzia e l’adolescenza le trascorse in quei borghi all’ombra dei campanili del Duomo e San Giovanni e al circolo «Amatori», punto di ritrovo dei residenti della zona. All’età di 15 anni iniziò a dare del tu al legno nella falegnameria di Medardo Monica per poi aprire, con altri soci, la «Sama», in via Emilia Est, per la produzione di armadi in serie. Erano gli anni sessanta, il nostro Paese ed anche Parma stavano vivendo la magia del boom economico, quindi, anche imprenditori validi come Angelo Albertini, riuscirono nell’intento. Negli anni ‘70 apri un’ impresa artigiana, sempre nel settore legno, in zona Alberi di Vigatto per poi trasferirsi in via Gastaldi con produzione di mobili su misura. Era innamoratissimo del proprio lavoro, Angelo e, finchè la salute lo ha sorretto, non faceva certo fatica a lavorare, com’ è sempre stata una sua prerogativa, ma lo faceva ancor più volentieri per aiutare il figlio Andrea che ha seguito le orme paterne alla guida dell’impresa.

Persona generosa, altruista, fu un provetto artigiano che aveva imparato l’abc del proprio mestiere facendo tanta gavetta. Albertini fu pure un capo scuola per tanti giovani che fece crescere sia come artigiani del legno che come uomini infondendo loro importanti valori come l’onestà, la rettitudine e l’attaccamento al lavoro. Ricoprì importanti incarichi in seno all’Associazione Liberi Artigiani Apla e fu pure, per alcuni mandati, presidente di categoria in seno all’associazione dov’era stimato da tutti. Uomo di sport, appassionatissimo di calcio, dal 1973 al 2015, fu dirigente dell’Audace seguendo le squadre dei «pulcini» e degli «esordienti». Ed, a questo proposito, era orgoglioso della «classe ‘96» che seguì insieme agli allenatori Morelli e Camellini. Andava fiero di essere stato un dirigente dell’Audace , la gloriosa società sportiva di via De Giovanni, fondata nel 1950, all’ombra del campanile della chiesa del Corpus Domini, da Don Pietro Boraschi, Guido Guareschi e Luigi Bruzza che vide crescere nel proprio vivaio, e poi accedere ai campionati di serie A e B, tanti giocatori illustri tra i quali : Zurlini, Pionetti, Bia, Giandebiaggi, Melli e Scaglia. Era pure un appassionato di sci, Albertini, tant’è che, con un gruppo di amici, fino ad alcuni anni fa, si concedeva la settimana bianca sulle nevi delle Alpi. Era legatissimo alla famiglia : alla moglie Luisa, ai figli Andrea e Stefano, alla sorella Elda ed alle adorate nipoti Alice, Anna e Rita che stravedevano per quel nonno così speciale ed affettuoso.

Lorenzo Sartorio

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