RICONOSCIMENTO
Il Presidente della Repubblica ha concesso a Langhirano il titolo di «Città». L’annuncio nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, in cui si è anche discusso del bilancio di previsione e degli investimenti per la prossima annualità.
La procedura per chiedere il riconoscimento, che può essere concesso a quei Comuni «insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza», era stata attivata nell’aprile scorso con l’approvazione del consiglio comunale, e presentata, tramite la Prefettura, al Ministero dell’Interno che successivamente ha proposto l’istanza alla Presidenza della Repubblica, accompagnata da una relazione che illustrava il profilo di Langhirano raccontandone il patrimonio storico, economico, sociale.
«Già ad ottobre è arrivata la risposta, una cosa rara perché solitamente i tempi sono più lunghi – commenta il sindaco di Langhirano Giordano Bricoli -. Siamo molto contenti per quello che è un riconoscimento di prestigio per Langhirano, che in un qualche modo dà significato alla sua storia e al suo presente, e impegna Langhirano per il futuro ad essere punto di riferimento per la vallata e l’intera provincia. Un titolo che premia il lavoro fatto da questa comunità e le persone che lo hanno svolto, dai personaggi storici, penso a Renata Tebaldi, Giacomo Ferrari, Cornelio Guerci, Faustino Tanara, al mondo dell’imprenditoria e del volontariato. Un ripagare la storia di Langhirano, in particolare in quella più recente; un riconoscimento di cui tutti devono andare orgogliosi, perché tutti hanno contribuito. Il dossier che abbiamo presentato è stato evidentemente convincente e ringrazio gli uffici del Comune per aver realizzato il documento, ricco di informazioni. Faremo in primavera un momento di festeggiamento – conclude -, perché il riconoscimento comporta un cambio nel gonfalone e di stemmi».
Nel corso della seduta il sindaco ha poi illustrato il bilancio previsione triennale 2024-207, l’ultimo dell’attuale amministrazione, e il documento unico di programmazione. Da evidenziare, secondo Bricoli, «la tendenza dell’indebitamento in costante diminuzione dal 2014 nonostante ingenti investimenti, con un leggero aumento nelle annualità 2022-2023 per l’accensione del mutuo per la riqualificazione della illuminazione pubblica, che però ha portato un risparmio di circa 130mila euro nel 2023 nonostante gli aumenti delle tariffe».
Altro aspetto è quello del disavanzo tecnico, «chiuso nel 2023 in 8 anni, e che ora garantisce maggiore flessibilità e consentirà di avere nel 2024 un avanzo che potrà essere usato».L’analisi del documento di previsione finanziario è proseguita con l’illustrazione dei diversi ambiti di azione dell’Ente, dai servizi al cittadino alla sistema di raccolta dei rifiuti che dal 1° settembre 2024 vedrà l’introduzione del «porta a porta», dalla cultura all’urbanistica, e i temi legati all’Unione montana e a quelli sovracomunali: il 2024 infatti vedrà, tra l’altro, l’inizio dei lavori per la realizzazione della casa della comunità e ospedale della comunità. Poi il piano di investimenti del comune e le opere che verranno realizzate, «interventi che nell’anno troveranno concretizzazione o partiranno. Degli investimenti resi possibili da fondi del Pnrr abbiamo già speso 1 milione» ha spiegato il sindaco. Sulla proposta di bilancio 2024 e sulla nota Dup si è espresso il revisore dei conti Stefano Ferri, presente alla seduta, che ha dato parere favorevole, evidenziando «la coerenza e l’attendibilità contabile».
Maria Chiara Pezzani
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